Vino della Settimana

                                        SFURSAT 2017

Sappiamo tutti che l’Italia è un paese meraviglioso, almeno dal punto di vista enologico. Ma ben pochi sanno che alcuni grandi vini vengono prodotti in Valtellina, territorio ai piedi della catena delle Alpi, tra la parte nord del lago di Como e il passo dell’Aprica. Valle vinicola ricca di storia nota per lo sci e l’arrampicata su roccia, luogo d’origine della bresaola. Uno di questi vini  è oggi in degustazione: si tratta dello Sfursat di Nino Negri. Il nome stesso evoca la fatica, il lavoro, l’abnegazione, lo studio per arrivare a produrlo  e quando finalmente lo assapori in un bel calice rotondo ti accorgi subito che lo sforzo speso è ripagato sino all’ultima goccia. Quella di Nino Negri è una cantina che nasce alla fine dell’Ottocento e che da allora interpreta al meglio le caratteristiche uniche di questo fazzoletto di terra in provincia di Sondrio, a metà strada tra il capoluogo e il passo dell’Aprica. Una realtà vitivinicola  che da sempre concilia tradizione e innovazione come poche altre realtà italiane riescono a fare. Mai adagiata sui tanti riconoscimenti che da sempre caratterizzano le sue etichette, la Nino Negri sta oggi investendo in una viticoltura di sempre maggiore sostenibilità ambientale. Su alcuni dei trenta ettari vitati, peraltro di rara bellezza paesaggistica e disposti in quelle che possono essere considerate come alcune delle zone più vocate di tutta la Valtellina, viene prodotto  questo vino di grande eleganza e di invidiabile longevità .

Provenienza:   Chiuro (Sondrio) – Valtellina – Lombardia

Annata : 2017

Gradazione alcolica: 15,5% vol.

Varietà delle uve:  chiavennasca (nebbiolo)100%

Tipologia: Tutto inizia dal lavoro tra i filari, in un contesto dove ogni tessera sembra essere parte di un vero e proprio mosaico della natura, in cui la mano dell’uomo ha dato il suo fondamentale contributo, fatto di stupendi terrazzamenti. Riparate dai freddi venti del nord ed esposte al sole durante tutto l’arco della giornata, le piante sono ripartite tra le sottozone della Sassella, di Grumello, di Inferno e di Fracia, e arrivano a regalare uve puntualmente sane, schiette e pregiate.

Vinificazione: in cantina i grappoli sono lavorati e interpretati sotto l’esperta guida enologica di Casimiro Maule, che conta all’attivo oltre quaranta vendemmie, e che stagione dopo stagione mette a disposizione il suo importante contributo, utile a far nascere vini semplicemente eccellenti. Appassimento naturale delle uve in cassette fino a perdere oltre il trenta per cento del peso, vinificazione con prolungata macerazione. Dopo una sosta in acciaio, il vino matura due anni in botti di rovere francese, viene poi imbottigliato ed affinato per un ulteriore periodo di sei-sette mesi prima di essere posto in vendita.

Caratteristiche organolettiche:Rosso granato intenso, al naso esprime un profumo di grande complessità caratterizzato da note di prugna e ribes nero, cacao,cuoio, liquirizia. Al palato è secco, caldo, armonico, segnato da un elegante ricordo di frutti rossi e di liquirizia prima di una chiusura di impeccabile persistenza.  

Temperatura di servizio: 18-19 °C  previa ossigenazione per almeno 1 ora;

Longevità : se ben conservato può dare belle soddisfazioni fino al 2032;

Abbinamenti : Brasato e selvaggina, salumi e formaggi della tradizione valtellinese. Ottimo anche con un dessert al cioccolato fondente ma, per chi vuole osare, consiglio di provarlo con delle spesse fette di bresaola stagionata farcite con una crema di pecorino romano.

(M. Travaglini)

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