ISKRA -MALVASIA MARINA CVETIC 2017

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Cucina & Cantina /

(La Rivista della Domenica n. 167)

ISKRA MALVASIA MARINA CVETIC 2017-

Quando si festeggia un compleanno importante c’é solo un modo per farlo bene: andare in cantina e scegliere una bottiglia come si deve. Lo faccio in onore di un carissimo amico che, seppure a distanza, sono certo, condividerà con me il piacere di degustare questo insolito bianco prodotto da Marina Cvetic, moglie dell’indimenticato Gianni Masciarelli del quale ha raccolto le redini dell’omonima cantina.

 Non voglio ripercorrere l’arcinota storia  della cantina e di Gianni Masciarelli, mi limito solo a ricordare che la scintilla (Iskra) si è accesa negli anni ’80 quando Gianni incontra Marina ed al legame privato si sovrappone  quello professionale, rendendo il primo ancora più forte. Il sodalizio  ha portato ad un’ulteriore crescita ed alla nascita di una delle linee più rappresentative della Masciarelli, proprio a lei dedicata: quella di “Marina Cvetic”. Dai 2,5 ettari vitati iniziali, l’azienda ha saputo crescere fino ad arrivare agli attuali 320 ettari, disseminati in 14 diversi comuni nelle province di Chieti, Teramo, Pescara e L’Aquila. Vigneti molto differenti tra loro, con terreni dalle caratteristiche specifiche, ricchi di minerali, posti a varie altitudini sul livello del mare, coltivati sia seguendo il tradizionale allevamento a pergola che il filare a guyot.
I numeri però non devono confondere: tutta la produzione spicca infatti per l’elevata qualità media che riesce a esprimere. Nella filosofia produttiva di Masciarelli grande importanza è sempre stata riconosciuta al territorio e alla sua cultura e tradizione enologica che oggi trovano in Marina oltre che una puntuale osservanza anche una attenzione particolare alla comunicazione .

Il Vino oggi in degustazione è il vino della memoria per eccellenza per Marina Cvetic. Esso è legato alla sua infanzia in Croazia ed è frutto di una varietà di Malvasia Istriana non autoctona ma ben acclimatata in Abruzzo, dove i filari sono stati impiantati nel 2010 nella tenuta di Loreto Aprutino. Solo 1800 bottiglie prodotte.

 

Provenienza : Loreto Aprutino – Abruzzo-

Annata : 2017

Gradazione alcolica: 13,5% vol.

Varietà delle uve:  Malvasia istriana100%

Tipologia: Le vigne sono ubicate a Loreto Aprutino ad una altitudine di circa 250 m slm. I terreni sono di natura argillosa e sabbiosa mentre il filari sono di tipo Guyot con una densità per ettaro di 5700 piante.

Vinificazione: dopo la Selezione manuale dei grappoli, si procede con la criomacerazione in pressa e vinificazione in tino troncoconico di rovere francese; l’affinamento viene fatto sui lieviti per 18 mesi per poi essere completata in bottiglia per almeno altri sei/otto mesi prima della commercializzazione.

Caratteristiche organolettiche :  rispetto alla precedente esperienza  noto che il piacere di degustare questo bianco è rimasto intatto, anzi, dopo un paio d’anni, le sensazioni sono ancora più belle. Il colore non è più paglierino con riflessi verdognoli ma pian piano sta virando verso un giallo girasole. I profumi sono più profondi e richiamano il corbezzolo maturo e la nespola. Al palato esprime ancora sentori fruttati, principalmente il melone giallo, ma con un corpo ancora snello, accattivante e invitante alla beva. Il finale è ancora più lungo il che  lo rende adatto a matrimoni ancora più attraenti.

Temperatura di servizio: 9-12 °C .

Conservazione : fino al 2027

Abbinamenti : essendo cambiate le caratteristiche organolettiche, eviterei di abbinarlo ai crudi di pesce; mentre lo vedrei bene con un astice al vapore condito semplicemente con olio e limone o con un risotto ai frutti mare. Personalmente l’ho gustato con una insalitina di avocado, pomodorini e spigola appena saltata, e con un sartù di cozze giusto passato al forno per qualche minuto e nappato con una crema di cozze cotte alla marinara. Ma, per chi vuole osare, consiglio di provarlo con un bel cartoccio di coda di rospo alla siciliana