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CERASUOLO D’ABRUZZO Rosa-ae Torre dei Beati 2021.

Cucina & Cantina / 111

CERASUOLO D’ABRUZZO Rosa-ae Torre dei Beati 2021

 Per continuare il nostro viaggio nel magico mondo dei “Cerasuoli”, oggi degustiamo il secondo previsto dalla trilogia. Se quello della scorsa settimana l’abbiamo catalogato tra i rosati atipici quello di oggi presenta tutti i connotati di un Cerasuolo classico: colore, potenza, eleganza, versatilità, facilità di beva. Insomma una versione gentile e graziosa, vestita di rosa, realizzata con lo scopo di valorizzare la fragranza e la delicatezza dei profumi e dei sapori del vitigno Montepulciano, rendendo omaggio alla sua grande flessibilità e capacità di presentarsi in diversi stili. E poi c’è il nome, “Rosa-ae”, che richiama le fresche note di rosa canina che caratterizzano il bouquet di questo rosato dal volto femminile ma da una gradazione alcolica di tutto rispetto.

 La cantina, sebbene costituita solo nel 1999, dispone di circa 30  ettari ed  è già una realtà di riferimento nel panorama del pescarese, sita nella piccola e famosa enclave di Loreto Aprutino. Infatti, in contrada Poggioragone, nella chiesa di Santa Maria in Piano si può ammirare un grande affresco risalente al periodo rinascimentale, raffigurante il Giudizio Universale, in cui la “torre dei beati” simboleggia il traguardo che le anime, non appena oltrepassato l’aldilà, tendono a raggiungere per ottenere la salvezza.
Da questa rappresentazione prende il nome l’omonima azienda vinicola, che rispecchiandosi nel messaggio trasmesso dall’affresco, stagione dopo stagione, persegue l’obiettivo di esprimere con i propri vini il massimo livello qualitativo, partendo dai vitigni autoctoni del territorio.
Nel corso degli anni l’azienda “Torre dei Beati” è cresciuta e ha ampliato la gamma dei prodotti offerti, arrivando a proporre vini in cui è ridotto al minimo qualsiasi intervento artificiale. Dal Pecorino “Giocheremo con i Fiori” al “Bianchi Grilli”, dal Montepulciano d’Abruzzo “Mazzamurello” al “Cocciapazza”, passando per il Trebbiano per arrivare a quello oggi in degustazione, uno dei migliori rosati dell’anno 2021, tanto da essere  insignito con i tre bicchieri dalla autorevole pubblicazione del “Gambero Rosso”.

Provenienza: Loreto Aprutino – Abruzzo

Annata : 2021

Gradazione alcolica: 14 vol.%

Varietà delle uve: Montepulciano d’Abruzzo 100%

Tipologia: Le vigne sono ubicate su suoli di tipo argilloso-calcareo nel comune di Loreto Aprutino ad una ‘altitudine di 250 m. slm con esposizione a Sud-Est e Nord-Ovest. Microclima influenzato dalle correnti che arrivano sia dal Mare Adriatico che dal Gran Sasso

 Rese per ettaro di 70 ettolitri. Coltivate in biologico .

Vinificazione :Metà salasso dei rossi dopo pre – macerazione a freddo, metà pressatura diretta leggerissima delle uve non diraspate. Fermentazione alcolica a temperatura controllata sempre in acciaio . Affinamento per sei mesi in acciaio.

Caratteristiche organolettiche: Il Rosato “Rosa-ae” di Torre dei Beati ammalia già alla vista per il colore rosa intenso, illuminato da lampi violacei. Al naso emerge un corredo olfattivo molto fresco che richiama le fragranze floreali (la rosa su tutti), la succosità delle bacche rosse di bosco, le note fruttate del melograno, di ciliegia matura e i golosi sentori della fragolina di bosco. Al palato, nonostante la trama soffice e fine, mostra una buona ricchezza e un sorso succoso, leggero e dissetante, connotato da una tonificante freschezza e una piacevole scia minerale-salina.

Temperatura di servizio: 10 -11 °C

Longevità : può restare in cantina senza perdere  le caratteristiche organolettiche per 2  o tre anni  ancora;

Abbinamenti: Dimostra anche una grande versatilità potendo maritarsi sia  con primi leggeri di pesce come il classico spaghetto alle vongole o con la rinomata grigliata dei “Trabocchi” o,ancora,  con una fritturina di riva. Per chi vuole osare, però, il mio consiglio e di provarlo con una splendida lasagna ai frutti mare in bianco, come ho appena fatto qualche ora fa.

(Mario Travaglini)
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