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Rosé Tenuta Ulisse 2021

Cucina & Cantina / 110

Rosé Tenuta Ulisse 2021

 Con l’approssimarsi della stagione estiva tornano di attualità i vini rosati che ben si prestano ad essere utilizzati non solo come aperitivo ma anche  a tutto pasto ed accompagnare i cibi più diversi, dagli antipasti leggeri fino ai secondi più impegnativi. Mi sono reso conto che un unico assaggio sarebbe stato riduttivo delle diverse tipologie che, o per moda o per necessità produttive, il mercato offre al consumatore. Ho deciso,quindi, con una ponderata trilogia,di rendere omaggio ad una regione che, nonostante la cattiva politica, da sempre ha fatto  del rosato il suo fiore all’occhiello : l’Abruzzo ed il suo cerasuolo. La prima degustazione la dedico a questo rosato atipico, almeno per i puristi e tradizionalisti del cerasuolo. Infatti la Tenuta Ulisse lo affianca al Merlot in purezza ed al classico cerasuolo da Montepulciano. E’ una interpretazione che ricorda sia nel colore che nei profumi i migliori rosé della Provenza, dai quali pero si distingue per la raffinatezza e la facilità di beva. L’azienda è relativamente giovane essendo stata fondata solo nel 2006  con lo scopo di contribuire allo sviluppo della viticoltura abruzzese attraverso la ricerca della qualità assoluta.  Gli obiettivi che la Tenuta Ulisse oggi persegue sono dettati da valori di semplicità concreta, attraverso il lavoro e la conoscenza del territorio da cui possano nascere vini che sono interpretazione dell’Abruzzo, nel segno costante dell’unicità.

Tutte gli appezzamenti agricoli della Tenuta Ulisse hanno una particolarità, per esposizione, microclima, composizione, dei suoli e ventilazione. Ciascuna esprime una propria identità. Questa diversità è una ricchezza che l’azienda  tutela e valorizza sino alla bottiglia. Il vino oggi in degustazione ne è l’esempio più evidente. Se una critica può essere avanzata è quella della eccessiva proliferazione di etichette provenienti da vitigni che con il territorio hanno poco a che fare, come il Cabernet sauvignon,lo Chardonnay o il Merlot.

Provenienza: Crecchio – Abruzzo

Annata : 2021

Gradazione alcolica: 13 vol.%

Varietà delle uve: Merlot e Montepulciano d’Abruzzo in quantità non dichiarate dal produttore.

 

Tipologia: le vigne sono ubicate sul rilievo pianeggiante dell’entroterra ortonese che nel loro complesso sviluppano circa 80 ettari; gli appezzamenti si trovano tra i comuni di Crecchio, Caldari, Ortona e Canosa Sannita. I suoli sono a prevalenza calcarea e sabbiosa e in alcune parti con venature argillose. L’altitudine si aggira intorno ai 200 metri sul livello del mare il cui clima, stante la vicinanza, influenza notevolmente i risultati in vigna.

Vinificazione: dopo la vendemmia di fine settembre si procede con la cernita e la diraspartura per poi immettere le uve intere nell’esclusivo tunnel di raffreddamento “Ulisse”  con abbattimento repentino della temperatura e conseguente criomacerazione pellicolare della buccia ed estrazione dei composti aromatici; segue lenta fermentazione alla temperatura controllata di 11°C in vasche di termoregolate ed inertizzate. L’affinamento avviene dapprima In vasca di acciaio con successivo periodo in bottiglia.

Caratteristiche organolettiche: Nel bicchiere si presenta con un accattivante color rosa pallido; al naso l’aroma è incisivo e inconfondibile con sentori mediterranei di frutta fresca e geranio. All’assaggio si apprezzano ancora di più  le note fruttate a cui  si sovrappongono in un tripudio di sentori  di bergamotto e mandarino. La struttura è armonica e delicata con punte di mineralità persistente nel lungo e ricco finale.

Temperatura di servizio: 7 -9 °C

Longevità : da bere prima del 2025

Abbinamenti: Impareggiabile nel pre-pasto come aperitivo, durante il quale si accompagna bene con degli involtini di salmone e capperi o con una bruschetta di pesto di alghe. Nell’invitarvi a non berlo con grigliate di pesce o primi piatti di mare, il mio consiglio è di provarlo con una semplice bottarga di muggine condita con olio e limone.

(Mario Travaglini)

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