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BENVENUTO AL GIRO CHE ACCENDE LE LUCI SUL GRAN SASSO E SUL VOLTO NASCOSTO DI TURISMO E CULTURA

Attualità 142

BENVENUTO AL GIRO CHE ACCENDE LE LUCI ROSA  SUL GRAN SASSO E SUL VOLTO NASCOSTO DI TURISMO E CULTURA

di Marcello Martelli

Adesso il problema è se, per accogliere la carovana del Giro d’Italia, dobbiamo e possiamo tingere di rosa la vetta del Gran Sasso. Subito sono scattate le polemiche, che non mancano mai, ma si è mobilitato anche il fronte dei mediatori per trovare un accordo con il “niet” ambientalista e del Parco.

Per un attimo mettiamo da parte il marketing turistico e anche le noie burocratiche, interroghiamo uno che il Gran Sasso lo conosceva bene e sapeva tutto del Gigante che dorme. E’ un poeta, visto che la poesia solleva lo spirito e rende gli uomini più buoni. Non resta che affidare la nostra causa ad Ermando Magazzeni, il suggestivo rimatore romantico che da Ornano Grande, paesello sotto il Gran Sasso, sapeva parlare al Gigante di roccia suo vicino di casa.

E avrebbe trovato la chiave di volta, anche questa volta per risolvere tutto, con il linguaggio limpido e fresco del suo dialetto, che in vita gli procurava ascolti, successo e premi letterari. Memorabile il suo inno dedicato al Gran Sasso, gigante suo vicino di casa, svettante nel suggestivo paesaggio della Valle Siciliana.

Da qui l’idea-proposta di qualche tempo fa dell’umile sottoscritto, per far nascere il “Parco Letterario della Valle Siciliana” nel nome di Fedele Romani e Ermando Magazzeni, come luogo di interesse turistico che, per importanza storico-culturale, abbia un ruolo di primo piano. Con il fine di valorizzare attorno al Gran Sasso i molti punti di eccellenza presenti nella Valle Siciliana.

Da Castelli a San Gabriele con il suo turismo religioso, anche per impreziosire la vasta rete coordinata e funzionale dei Parchi Letterari. Dove il turista diventa visitatore e dispone di una chiave di lettura che stimola la visita di località altrimenti considerate solo per il loro panorama. Un Parco culturale fatto di accoglienza, visite guidate, eventi spettacolarizzati, con la possibilità di coinvolgere anche le realtà imprenditoriali più importanti, dall’enogastronomia all’artigianato, con la riscoperta del rame di Chiarino e un posto d’onore alla ceramica castellana.

“Signori -questo direbbe il poeta amico del Gran Sasso- è davvero l’ora di fermare le polemiche e abbassare i toni per accendere le luci, mostrando il Gigante che finalmente si sveglia. Con tutte le sue bellezze a lungo nascoste e dimenticate o sciupate dalle lunghe emergenze.

W il Giro che accende il faro su ciò che è nascosto da troppo tempo, anche se porta turismo e cultura!”.

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