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I RACCONTI DI GIULIA, LA MULA

di Umberto Danieli

Uno squarcio profondo su quel fin troppo rumoroso silenzio che ormai ammanta le tradizioni, la cultura, la memoria storica. Non è solo la figura di San Domenico Abate e di tutti gli aneddoti raccontati tanto magistralmente quanto semplicemente da  Di Ianni, ma la forza che il racconto assume, la sua tenerezza discorsiva, la potenza dello stile e del pensiero che stilano il filo conduttore di un libro amabilissimo, godibilissimo. In ogni capoverso ci si immerge in un mare di nozioni e memorie, storie e credenze, rese spettacolo dalla penna nobile di Enea che affascina per la sua caratterizzazione, per la sua ispirazione e per la capacità narrativa che incanta come una magia fin dalle prime pagine. Ma non è solo questo, il libro. Il libro è anche tutto quello che lo ha ispirato: indagine, ricerca, studio, raccolta e amore. Tutto tramandato e da tramandare. Il libro è soprattutto il desiderio che, attraverso aneddoti e leggende sapientemente romanzati con una semplicità espressiva di grande respiro e rilievo, possa nascere una proposta sociale forte, di grande impatto culturale ed emotivo, protesa a raccogliere l’attenzione per le piccole grandi cose di tutte le generazioni passate, presenti e future raccolte assieme da un non tanto immaginario abbraccio. E’ questa, secondo me, l’energia che ha portato Enea all’idea del libro, sorretta, altresì, dal grande amore per la sua terra, che attorno alla figura di San Domenico Abate si materializza come d’incanto attraverso, appunto, un magico trait d’union tra generazioni diverse che hanno bisogno di parlarsi, di capirsi. L’immagine, non tanto nascosta, è quella di un affresco, dipinto con i colori di uomini e donne di ogni ordine e grado, di ogni epoca ed età, con i vari costumi della propria tradizione storica, in fila, tra di loro legati da mani intrecciate l’un l’altro, che con il libro in mano, ammirano sullo sfondo la bellezza delle acque di Villalago. Così, semplicemente. Semplicemente leggendo “assieme” (avverbio caro al grande Enea) un testo, un pensiero lungo un romanzo, reso così gioioso.

“I sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor, nel sogno ti sembran veri e tutto ci parla d’amor. Se credi chissà che un giorno non giunga la felicità…non disperare del presente, ma credi fermamente che il sogno realtà diverrà!”

Come non amare Enea, come non amare questo piccolo, quieto, potente angolo di vita in parole e musica per la mente e per il cuore. Come non amare il suo mondo.

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