Attualità & Amarcord / 150
di Marcello Martelli
…CHE CON GRAZIANI E DI EUSANIO RACCONTA ANCHE LA CITTA’ DOVE C’E’ SEMPRE QUALCOSA DA CHIUDERE
“Un mondo a parte” è qui, in Abruzzo. Dove, con la neve e l’aria pulita, è possibile scoprire l’importanza della scuola come cinghia di trasmissione del sapere e cemento della coesione territoriale.
Il film di Riccardo Milani è da vedere, poiché torna su un tema centrale, mai dibattuto abbastanza. Protagonista Antonio Albanese, straordinariamente efficace nelle vesti di un insegnante elementare che, volontariamente, lascia Roma per trasferirsi in una sede della disagiata montagna abruzzese.
Dove i progetti innovativi e audaci dell’educatore, si scontrano con le tante difficoltà dello spopolamento e della crisi. Mentre la guerra in Ucraina porta nuovi problemi e anche risorse insperate, per salvare scuola e missione formativa, in uno sperduto paesino dell’Abruzzo abbarbicato sulle pendici montane dell’omonimo Parco Nazionale. L’insegnante arriva dalla comoda Capitale, ma trova che tutto gli è contro, persino la Natura incontaminata, per la quale ha rinunciato a una cattedra ben più ambita agli occhi di tanti colleghi docenti. Trova “Un mondo a parte” in cui noi tutti viviamo, come conferma la presenza nel film di due bravi conterranei, l’attrice Elisa Di Eusanio e il cantautore Ivan Graziani, bravi interpreti di un messaggio che è anche nostro.
Nella città che-dopo il Distretto, Bankitalia, Tercas, Collegio elettorale, Camera di Commercio, ecc.- c’è sempre qualcosa da chiudere. La scuola del film accusa mancanza di iscritti, ma viene salvata dalla mobilitazione compatta del piccolo borgo. Per noi, invece, chiudono persino l’ospedale, accelerando spopolamento e desertificazione della città “abituata al peggio”. Un’amara storia vecchia e nuova di questo rassegnato microcosmo appenninico, di cui possiamo considerarci tutti attori e protagonisti, ancora una volta sconfitti.
