HomeUncategorizedFESTA DELLA LIBERAZIONE PENSANDO ALLA NONNA VESTITA DI NERO

FESTA DELLA LIBERAZIONE PENSANDO ALLA NONNA VESTITA DI NERO

Attualità&Amarcord 153/ Io Penso

di Marcello Martelli

 Quando torna l’anniversario della Liberazione, puntualmente si scatenano le polemiche dell’odio e delle accuse, come se il tempo fosse fermo a quel tragico aprile del 1945, con le tante atrocità sulla pelle degl’innocenti. Il mio pensiero va a quella vecchia cara signora Germana, mia nonna, che per tutta la vita ho visto vestita di nero. In segno di lutto e come tributo d’amore imperituro verso il figlio morto in guerra, a 22 anni, nel dicembre del 1942. Dalla sua dignità e compostezza di madre colpita da un profondo dolore, ho imparato tante cose fin dall’adolescenza. A cominciare dal vero significato della parola Liberazione, che non deve essere una data storica per tenere sempre aperte e sanguinanti le ferite delle divisioni e dell’odio. Né può essere una passerella ripetuta all’infinito per distinguere le dittature che, invece, sono tutte uguali e vanno combattute uniti da tutti coloro che credono nella pace e nella libertà. Da mia nonna vestita a lutto con un figlio morto in guerra e un altro in campo di concentramento in Germania, non ho mai sentito parole divisive di odio e vendette. Quelle stesse che hanno trasformato il 25 Aprile in uno show divisivo e persino rischioso. Una festa? Si fa per dire, è diventata invece un evento ripetitivo per fare politica, carriera e soldi. Tant’è che c’è chi vorrebbe abolirla, per sostituirla con la celebrazione del 18 Aprile 1948. Quella data dell’Italia migliore, quando lo statista mai ricordato abbastanza Alcide De Gasperi riuscì a vincere le elezioni, battendo il Fronte Popolare delle sinistre staliniste. Una vittoria decisiva per la democrazia italiana, che dagli Stati Uniti portò il Piano Marshall, per combattere la nostra fame. Ora mia nonna non c’è più e non posso celebrare con lei la festa della Liberazione, ma sono sicuro che non le piacerebbero certi “liberatori” senza titoli di oggi. La libertà e la democrazia non sono uno show ideologico con le Forze dell’ordine in assetto anti-sommossa. Altrimenti, diventa inutile persino il sacrificio di chi ha perso la vita per difenderle e questo a mia nonna e a tutte le mamme del mondo dispiace moltissimo.

 

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