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ADDIO AL GRANDE MEDICO CHE HA SCOPERTO UNA CURA MIRACOLOSA PER MOLTI MALANNI A COSTO ZERO

Attualità e Amarcord /122

ADDIO AL GRANDE MEDICO CHE HA SCOPERTO UNA CURA MIRACOLOSA PER MOLTI MALANNI A COSTO ZERO

di Marcello Martelli

 E’ morto il medico che ha scoperto una cura semplice per curare molti malanni a costo zero. Gino Salvatore Galiffa, un grande professionista a lungo sulla breccia, fra successi e incomprensioni, che fino all’ultimo si è battuto per far conoscere la sua scoperta miracolosa. Anche con libri e incontri di elevato valore scientifico, ma ha trovato sempre le porte chiuse. Soprattutto dal carrozzone della Sanità sprecona, che non ha mai dato via libera al “metodo Galiffa”. Respinto perché troppo semplice e, soprattutto, non costava. Paradossale, no? Infatti, più che una cura medica, quella studiata da Galiffa, sembra un “consiglio del nonno”. Ma basta metterlo in pratica per sconfiggere subito dolori e disturbi, che magari non siamo riusciti a guarire, nonostante una lunga via crucis tra costosi specialisti ed ospedali inadeguati. Anni fa provai personalmente quella cura, scrissi vari articoli per raccontarla e il mio amico Gino non finiva mai di ringraziarmi per l’efficacia e la chiarezza con cui lo feci. Capii che, quasi sempre, si trattava di malanni causati da come si dorme durante la notte. Però, pochi lo sanno, ma la diagnosi Galiffa è risolutiva e molti pazienti lo hanno certificato in continuazione. Anche con testimonianze scritte, per raccontare storie di interminabili sofferenze, passando da una diagnosi sbagliata all’altra, e a cure illusorie e inefficaci. Ma il “miracolo Galiffa” c’era sempre, come una casistica molto ampia conferma in un libro (“Occlusione armonica e benessere psicofisico”, Edigrafital) dettagliatamente documentato. “Consiglio del nonno”, ho detto, nel senso che è una cura semplice e naturale. Non inventata casualmente con alchimie di laboratorio. Frutto, invece, di una lunga e robusta esperienza professionale, importanti specializzazioni e l’attenta osservazione di centinaia di pazienti. Con riscontri definitivamente acclarati e di eccezionale interesse. Anche se, a distanza di tanti anni, mai attentamente considerati ed è incomprensibile che i responsabili della Sanità non abbiano mai fatto conoscere su scala nazionale la “cura Galiffa”, che pur non costando un euro a chi la segue, risolve seri problemi di salute. Non solo: aiuterebbe ad abbattere i costi enormi della Sanità pubblica. “La Sanità non è un bancomat. Urge deospedalizzare il più possibile, soprattutto per dare al servizio sanitario più efficienza e qualità”. Un appello inascoltato del medico scomparso che, dopo il dolore per la perdita della moglie Dina Micheli, si è sentito sempre più solo e perdente. Addio, Gino

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