HomeCulturaartiLIBERI DI CREARE, CREARE PER ESSERE LIBERI – La mostra d’arte on line dell’Unione Europea

LIBERI DI CREARE, CREARE PER ESSERE LIBERI – La mostra d’arte on line dell’Unione Europea

 “Liberi di creare, creare per essere liberi ” ,una mostra online di opere di artisti degli Stati membri del Consiglio d’Europa,segue ad un manifesto di dichiarazione di intenti che intende riflettere sul concetto di ” libertà culturale e artistica”.  La mostra aperta a tutti i Paesi membri della comunità ha visto in realtà la sola partecipazione di Armenia, Austria, Azerbaijan, Georgia, Germania, Lithuania, Lussemburgo, Polonia, Serbia.

 

Per quale motivo la manifestazione non abbia trovato divulgazione e la relativa partecipazione del nostro Paese è tutto da scoprire.

Title Glance – Eternity of the Soul -ArtistRashad Mehdijev Date2015 – Azerbaidjan

  Title DNA -ArtistFaig Ahmed, 2016-Azerbaidjan

La mostra è allestita anche con il contributo del patrimonio di opere d’arte del Consiglio d’Europa con l’intento di divulgare, attraverso un mezzo innovativo, dei valori che il Consiglio d’Europa fa propri  con il suo ufficiale  riconoscimento del ruolo degli artisti quali “agenti della sopravvivenza di democrazie” capaci di vivacizzare la società globalizzata sempre in evoluzione, con proposte innovative e liberali . 

L’iniziativa ricalca le orme della trentesima Esposizione d’Arte del Consiglio d’Europa “Il desiderio di libertà: Arte in Europa dal 1945” (2012-15)”.

  A Pole (Polak) Artist Leszek Sobocki,1979-Poland

Per quasi 70 anni, l’Organizzazione Europea ha dimostrato il proprio impegno nei confronti delle arti plastico-pittoriche e della cultura che ne è il fondamento attraverso una serie di mostre d’arte, come quella del 1954, con l’obiettivo di “accrescere la conoscenza e l’apprezzamento dell’arte europea come una delle più alte espressioni della cultura e dei valori comuni dell’Europa”. Le mostre hanno mirato e mirano ad indicare la Cultura e le Arti come vettori trainanti dei valori europei condivisi in risposta agli eventi e alle sfide politiche attuali.

  dystopian circles / fragments…all along – Artist Armand Quetsch, 2008-2016-Luxembourg

Questa nuova mostra “Liberi di creare, creare per essere liberi” è presentata in un formato digitale innovativo e ampiamente accessibile ( lo stesso strumento usato è attuale rispetto alle forme consuete di divulgazione)  che si rivolge a un vasto pubblico dove i processi partecipativi assumono l’aspetto di  una “curatela non curata”.

  The Yard-tArthur Hovhannisyan,2018-Armenia

  Re_VIVE-Arman Harutyunyan,2021-Armenia

Sebbene la libertà artistica non sia specificatamente menzionata nell’articolo 10 della Convenzione che garantisce il diritto alla libertà di espressione nel suo insieme, la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo riconoscelibertà artistica, rilevando che: “Le opere degli artisti offrono la possibilità di partecipare allo scambio diinformazioni e idee culturali, politiche e sociali di ogni genere, essenziali per una società democratica», in precedenza tendeva a rientrare nella definizione più ampia di “libertà di espressione”, il riconoscimento della quale  è andato crescendo negli ultimi anni.

Picnic-Teo Burki ,2021-Georgia

L’incuria storica ha portato la libertà artistica di essere scarsamente rappresentata nei forum internazionali e regionali sui diritti umani, e di non esserlo pienamente compreso e riconosciuto dai governi, dal mondo accademico, dal pubblico o persino dal settore culturale stesso. La ragione di questa trascuratezza è in parte spiegata dal fatto che i diritti culturali sono i meno sviluppati di tutti gli altri. È passato solo poco più di un decennio da quando le Nazioni Unite hanno creato un posto di relatore speciale sul campo della cultura. Un altro motivo importante è che le stesse organizzazioni artistiche e culturali mancano di competenze e risorse per documentare, autenticare, monitorare e sostenere la libertà artistica. 

  The virtual mapping of Mapping the Unseen-Katrin Ackerl Konstantin,2019-2020-Austria https://virtual.mappingtheunseen.com

Tuttavia, nell’ultimo decennio, queste percezioni sono cambiate e la comprensione dell’importanza di tutela della libertà artistica sta aumentando e sta ricevendo maggiori riconoscimenti e più iniziative a promuovere e proteggere questo diritto a livello nazionale, regionale e mondiale.

Demikhov Dog-Anastasia Sosunova,2017-Lithuania.  https://freetocreate.art/demikhov-dog

La chiave di questo cambiamento è il fondamentale rapporto del 2013 dell’ex relatore speciale delle Nazioni Unite nel campo della cultura, Farida Shahed. In un approfondimento sul diritto alla libertà di espressione artistica e creatività, la prima del suo genere ad essere pubblicata dalle Nazioni Unite, sostiene che: “gli artisti possono intrattenere le persone, ma contribuiscono anche ai dibattiti sociali, a volte portando contro-discorsi e potenziali contrappesi ai centri di potere esistenti. La vitalità della creatività artistica è necessaria per lo sviluppo di culture vibranti e il funzionamento delle società democratiche. Le espressioni artistiche e le creazioni lo sono parte integrante della vita culturale, che implica la contestazione di significati e la rivisitazione di idee ereditate culturalmente e concetti.” Tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa aderenti hanno contribuito all’evento con un massimo di due opere d’arte.

Why Art Matters in Times of War-Tewa Barnosa-2020-Germany.  http://Why Art Matters in Times of War Artist Tewa Barnosa Date 2020 Country Germany

Memory as Resistance-Nasan Tur,2017-2021-Germany. https://freetocreate.art/memory-as-resistance

Nell’affrontare i legami tra crescita democratica, arte, cultura e diritti umani, questa mostra digitale mostra intenderebbe anche mostrare il potenziale, il potere e le prospettive che la libertà artistica nelle democrazie potrebbe offrire localmente o su scala nazionale e globale. L’ambizione è che, dopo aver ricevuto in successione opere d’arte da tutti i 46 Stati membri, la piattaforma in continua crescita si trasformi in un archivio vivente della libertà artistica del XXI secolo in Europa.

Aleksandar Crnogorac,2020-2021-Serbia

 

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