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PROCESSI 149 – ALL’ACCADEMIA DI SPAGNA ROMA

In mostra la produzione, di un anno di lavoro, dei 22 artisti e ricercatori vincitori delle borse di studio messe a concorso dall’Accademia di Spagna a Roma, per la stagione 2021/2022.

I  progetti in mostra, traggono ispirazione dalla città di Roma e dalla sua lunga storia di splendore oltreché dalle tante povertà.  In alcuni casi i progetti sono stati realizzati in collaborazione con enti e associazioni italiane.

L’esposizione racconta di una osservazione matura nella percezione dei fenomeni sociali rappresentati attraverso i diversi linguaggi della produzione artistica contemporanea. Per qualcuna delle opere si ha un po’ l’impressione di déjà-vu ma, nel complesso, l’esposizione funziona e, di tutto ciò, bisogna render merito all’organizzazione approntata dall’Accademia. Radicata in Italia, svolge molto bene il suo lavoro di ricerca in ogni settore della cultura e lo fa nel nostro paese da 149 anni. Il prossimo anno è prevista la celebrazione dei centocinquanta anni attraverso una programmazione di alto profilo culturale  dal tema “150 ANNI DI INNOVAZIONE E CREAZIONE CULTURALE”  dove  l’Accademia ripropone inalterata  la sua mission all’interno di un complesso monumentale che vanta cinque secoli di storia e, da sempre, luogo di incontro dedicato alla ricerca, alla sperimentazione artistica, all’innovazione.

 

I protagonisti dell’esposizione:

La scultura di David Bestué e di Mireia C. Saladrigues a Paradosso/

SOSTENUTO/SOSTENENTE

Questo progetto mira a sistematizzare il mio interesse nei confronti della rappresentazione del corpo umano sul piano strutturale, simbolico e materiale. Il progetto concilia l’aspetto teorico e pratico. Da un lato voglio indagare questo genere di rappresentazione nella scultura classica e contemporanea legata all’Italia, e dall’altro realizzerò una serie di sculture che siano frutto di questa ricerca.

Romolo di Sergio Arribas con un progetto multidisciplinare legato alla moda.

PARADOSSO/ROMOLO

Il progetto usa come punto iniziale il paradosso di Teseo, secondo il quale ci si chiede se la nave dell’eroe greco continuasse a essere la stessa pur avendo sostituito ogni singolo pezzo originale. Paradosso/Romolo indaga i processi di sostituzione e copia, cercando di trasferire al linguaggio della moda e ai codici tessili alcune delle conclusioni di questa ricerca sulla “replica”.

Carles Tarrassó

ESTETICA DELLA SPEZIA 

esplora il ruolo della gastronomia come percezione artistica multisensoriale. La gastronomia è una disciplina che ci aiuta ad andare oltre, come sostiene Marta Tafalla, “il vecchio paradigma di un’estetica primordialmente visiva e auditiva”. Estetica della spezia mira a generare un nuovo linguaggio gastronomico plurisensoriale che rispecchi la diversità biologica e sociale della città di Roma, minacciata dagli effetti della crisi socio-ecologica nella quale siamo immersi……  Questo progetto è una messa in discussione dei nuovi stili di vita che ci vengono imposti, e una rivendicazione della connessione con la natura come forma di autoconoscenza e di apertura alla pluralità.

 Il libro d’artista di Manuel Blázquez

IL GIARDINO D’EUCLIDE

“Giardino d’Euclide” è un progetto di Libro d’Artista con vocazione installativa in cui studierò l’ambiguo e storico rapporto tra i concetti di linea e superficie.

Per affrontare suddetta ricerca prenderò come riferimento l’opera fondamentale di Guido Strazza, in particolar modo il suo libro “Il Gesto e il Segno”, un titolo esemplare che analizza con grande chiaroveggenza la linea e il gesto. Una voce che nasce in seno alla sua attività come docente nell’antica Calcografia Nazionale di Roma e che, lungi dal limitarsi alla tecnica e alla tradizione dell’Incisione, esplora con semplicità e umana saggezza i principi minimi di questo linguaggio.

Isaías Griñolo documento di videoarte ispirato ai graffiti, 

 RACCONTI FILMICI A PARTIRE DA  GRAFFITI

Si prospetta un progetto che parte dalle scritte e dai graffiti che i romani hanno lasciato negli ultimi anni sui muri della loro città. L’obiettivo è creare un’opera a mo’ di memoria del presente. A volte sarà un’indagine per le strade, e altre, vorrebbe essere, una ricerca raffazzonata sulle tracce, i volti e i resti del nostro convulso presente.

Jorge Fuembuena, progetto ispirato e dedicato a Pasolini nel centenario della sua nascita. 

CHICOS DEL ARROYO

Il progetto che presento al bando di concorso per la borsa di Roma nella sezione fotografia si ispira al titolo del romanzo di Pier Paolo Pasolini Ragazzi di vita (1955), dal quale deriva, in quanto rivelatore di chiavi di lettura singolari che permettono di comprendere la complessità della città di Roma.

Francisco Javier Muñoz studia la figura di José Manuel Aizpùrua e il suo legame con Roma.

AIZPÚRUA E ROMA

Il rinnovamento delle arti degli anni Venti e Trenta in Spagna vede l’architetto e fotografo José Manuel Aizpúrua, costituire nel 1930, con Aizpúrua, Fernando García Mercadal e Josep Lluís Sert  il GATEPAC (Grupo de Arquitectos y Técnicos Españoles para el Progreso de la Arquitectura Contemporánea) che pubblicò la nota rivista A.C.  Dopo le prime proposte, i membri del gruppo, proprio come altri colleghi italiani, intesero la modernità a partire dalla tradizione mediterranea e locale. Si trattò di un orientamento difeso da diversi professionisti, tra cui lo stesso García Mercadal, che era stato pensionato presso la Real Academia de España en Roma. Parallelamente, il fascismo italiano attirò l’interesse di Aizpúrua, che nel 1933 partecipò alla fondazione della Falange Spagnola, e nel 1934 si recò in Italia dove ebbe l’opportunità di conoscere direttamente tutti i progetti culturali del fascismo. Il progetto, indaga quindi il rinnovamento architettonico e artistico degli anni Venti e Trenta attraverso la figura di José Manuel Aizpúrua e il suo legame con Roma.

Àlex Nogué indaga il binomio Cultura/Natura 

IL GIARDINO DIPINTO DELLA VILLA DI LIVIA. CULTURA E NATURA

Il mio lavoro all’Academia de España en Roma rappresenta un momento di creazione di nuovi progetti. Proprio dopo aver presentato le mostre “Jardines” e “Cuando los arboles soltaron la noche” ho la necessità di riformulare liberamente i propositi che hanno orientato i miei recenti lavori. Come punto di partenza ho scelto i dipinti della Villa di Livia, attualmente a Palazzo Massimo, perché è un’immagine che alimenta questioni fondamentali relative al binomio cultura/natura e corrobora l’utilizzo consapevole del visivo nella costruzione degli immaginari collettivi dell’epoca di Cesare Augusto. 

Elena Lavellés, con il progetto pittorico Ruina montium esamina una stratrigrafia aurea. 

Ruina montium: Una stratigrafia aurea esplora corrispondenze tra strati sociali e strati geologici, distendendo un tessuto storico e ambientale che ingloba lo sfruttamento delle risorse naturali e umane, evoluzione di classi sociali, distribuzione di ricchezza e proposta di alternative di azione attorno all’asse geografico Italia (Roma) – Spagna (León)

Almudena Ramírez-Pantanella con l’opera teatrale “Arringa” studia il teatro ludico romano. 

ARRINGA

A volte l’interpretazione del passato asseconda equivoci . Il celebre comico romano del I secolo Quinto Roscio fece lezione al più celebre oratore Cicerone. Questo rapporto professore-alunno, commentato da molti mabasato su un errore di interpretazione, non ha mai avuto luogo. Nel teatro greco l’unione di queste due figure ha sorretto una concezione del teatro occidentale nella quale si vincolano le arti sceniche e l’eloquenza, comunione che era sconosciuta a Roma, in cui invece era presente un’incontestabile tensione tra la parola ludica dell’istrione (o attore-infame) e la parola civica ed efficace dell’oratore. Rivisitare il teatro romano da questa prospettiva permette di approfondire nuovi postulati formali della scrittura scenica.

David Pérez documenta la vita del quartiere romano della Garbatella.

Garbatella è un progetto cinematografico sperimentale. Irene è l’unica del gruppo che, un anno dopo l’Erasmus, vive ancora a Roma. 12 mesi dopo la morte accidentale di un giovane, avvenuta durante il suo soggiorno nella capitale italiana, si ritroverà con tutti i suoi compagni. Li incontrerà durante un fine settimana. Amici. Di amici. Si sono riuniti di nuovo lì perché vogliono ricordare uno spazio, un territorio. Vogliono ricordare Luis. Un luogo che non è più lo stesso, che non può essere più lo stesso. La nostra protagonista cerca uno spazio di redenzione per amore di qualcosa che nessuno conosce. Forse vuole vivere quella vita, che vita non è mai stata.  Confermare se quella decisione è stata un’occasione persa.

Marta Azparren propone una cinematografia con tecniche sperimentali.

DIARIO DI FABRICA

Diario di fabbrica è un progetto audiovisivo che indaga le orme del lavoro industriale nell’attività artistica a partire dall’incrocio dello sguardo di Roberto Rossellini in Europa ’51 con il pensiero di Simone Weil nella sua descrizione del lavoro fordista e in dialogo con il pensiero contemporaneo sulla precarizzazione della cultura.

Brais Rodríguez, racconta il suo legame con la città attraverso “Still Life” è un fumetto muto

COMIC MUDO

Questo progetto consiste nella realizzazione di un fumetto muto con l’obiettivo di esplorare e indagare le risorse dell’immagine e del tempo in questo mezzo e le possibilità narrative che possono offrire la vignetta, la sequenza e l’ellissi.

Leire San Martín Goikoetxea ha lavorato ad un progetto di mediazione artistica. 

AGUJERO SE DICE BUCO SE PARECE A BOCA

“Agujero se dice buco se parece a boca” [“Agujero si dice buco sembra bocca”] è una ricerca su pratiche pedagogiche che creano tensione nel rapporto tra arte, educazione e istituzione culturale, ponendo l’attenzione su quei luoghi da aprire: una bocca che parla ed è buco perché fora. Partiamo da certe intuizioni derivate dalla nostra pratica che hanno a che vedere con il pensare il conflitto e il paradosso come elementi inerenti a qualsiasi pratica di mediazione. A tale scopo ci appoggiamo a una serie di iniziative situate nel contesto culturale e comunitario di Roma che ci interessano in quanto pratiche di resistenza.

Mónica Gutiérrez del collettivo Basurama propone un’indagine sul tema dell’ibridazione applicata nell’arte. 

IN SERERE

In Serere, è un’indagine sull’ibridazione/innesto. Ha come obiettivo l’applicazione di questa conoscenza agricola a un progetto artistico, che permetta di riflettere sugli imprecisi limiti della natura: che cos’è naturale oggigiorno? Quando le interazioni e le modificazioni dell’ambiente imputabili all’azione antropica colpiscono tutti gli esseri che in essa abitano ed è arrivato ormai in tutti gli angoli. Come saranno le città del futuro? Come saranno gli esseri che le abiteranno? Il progetto mira a riflettere su questo, cercando di rendere visibile le connessioni e i legami. Ripensare il nostro rapporto con il mezzo che ci circonda e gli esseri non umani che lo abitano. Proporre immaginari di attenzione, di collaborazione interspecifica che ci allontanino dal cittadino-consumatore e si incamminino verso un cittadino-produttore-creatore-custode.

 Manuel Rodríguez Valenzuela che indaga la percezione del tempo nella musica e il lavoro di Daniel Moro.

Uno studio  di musicologia sull’influenza dell’Italia nella musica spagnola d’avanguardia. 

Quattro i borsisti provenienti da paesi latinoamericani:

Diego Aramburo, drammaturgo boliviano con il progetto teatrale A occhi chiusi

Daniel de la Barra, peruviano, con un lavoro pittorico Questo non è un paesaggio: pittura di viaggio e dialoghi dell’esilio

 

 

 

 

 

 

Lo scrittore argentino Manuel Ignazio Moyano, con un saggio letterario su J. Rodolfo Wilcock

 

 

 

 

 

 

Luisa Irazù Lòpez Campos (Messico) con un interessante studio dedicato al Rapporto sulla Conservazione del Patrimonio e i giovani.

 

 

 

 

 

 

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