HomeCulturaartiSTEFANO CERIO RACCONTA L’ABRUZZO NEL SUO NUOVO LIBRO: L’AQUILA

STEFANO CERIO RACCONTA L’ABRUZZO NEL SUO NUOVO LIBRO: L’AQUILA

Il nuovo libro d’artista di Stefano Cerio, pubblicato dalla casa tedesca Hatje Cantz, storico editore di libri tedesco specializzato nella pubblicazione di edizioni di fotografia, già editore dell’artista.

Le immagini fortemente giocate sull’effetto di sconvolgimento della percezione abituale della realtà, al fine di rivelarne aspetti nuovi o inconsueti, che il narratore induce lo sguardo dello spettatore, attraverso procedimenti narrativi e stilistico-linguistici, (quali il riferimento esplicito al tempo della narrazione e a quello della vicenda narrata) sull’azione che il linguaggio svolge e che della “vicenda” è fedele servitore: in questo contesto si racconta l’Aquila attraverso una serie di fotografie allusive e stranianti.

Convivono, all’interno delle immagini, tutta l’asprezza della terra d’Abruzzo in contrapposizione a elementi di diversa consistenza, innaturali, dei giocattoli gonfiabili con colorazioni plastiche decisamente improbabili in quel paesaggio che forzatamente convivono con l’esistente, paradossi materici e visivi, spezzandone la logica .

Cerio racconta, con il suo apparecchio fotografico, il territorio abruzzese colpito dal terremoto del 2009, con  particolare attenzione alla montagna circostante L’Aquila. Le immagini sono già state esposte precedentemente al MaXXi dell’Aquila e in una delle sedi dello studio Trisorio di Napoli. La sua opera esplora le possibili reazioni che si producono nelle zone di confine tra la visione, (realtà e orizzonte delle aspettative dello spettatore), mettendo in scena una realtà possibile ma, in effetti, senza senso in quel contesto . Lavora sulla apparente oggettività dell’immagine fotografica senza riuscire a nasconderei suo preciso punto di vista . A questo proposito sono diventate celebri le sue serie di immagini dedicate ai “luoghi del divertimento di massa” ripresi appena dopo l’orario di chiusura, quando le persone sono scomparse dalla scena  e le macchine utilizzate per accompagnare e favorire la socialità sono ormai sobriamente disattivate.

Realizzate in Abruzzo in diversi periodi dell’anno, le fotografie che Stefano Cerio ha dedicato a L’Aquila documentano ambientazioni di grande impatto e non distanti dalla città, tra Campo Felice, Campo Imperatore e Pescasseroli. I luoghi del turismo, improvvisamente silenziosi, riattivati dalla presenza fantasmatica delle popolari attrazioni gonfiabili da luna park. Il cortocircuito è potente e suggestivo e questa sorta di aritmia si può anche toccare: la copertina rossa del libro pubblicato da Hatje Cantz, che presenta anche un testo critico di Stefano Chiodi, è infatti in pvc, lo stesso materiale usato per realizzare i gonfiabili.

Per i nostri lettori più curiosi alleghiamo il link https://youtu.be/F5dHr4dFhd4

Nessun Commento

Inserisci un commento