Attualità e Amarcord /119
LA SCIENZA SCONFIGGERA’LA MORTE?
PREPARIAMOCI ALLA PROVA
ANCORA PIU’ DIFFICILE: L’IMMORTALITA’
“Le piacerebbe essere immortale?”. La domanda rivolta ad Amanda Lear, una delle dive viventi rimaste (nella foto con Salvador Dalì), che ha così risposto: “Sarebbe la peggiore delle punizioni”. Eppure, potrebbe accadere…
Sentite l’ultima: pare che l’Università di Yale abbia fatto una incredibile scoperta sull’immortalità dell’uomo. Se la notizia verrà confermata e certificata dalla scienza, prepariamoci ad affrontare un futuro che sarà senza limiti e anche più difficile. Nel senso che dobbiamo rivedere tutto il nostro presente e, soprattutto, il nostro modo di intendere la vita, affrontandola con la saggezza che ogni Immortale è tenuto a mostrare.
Una nuova etica, insomma, mettendo alle spalle ogni tipo di cattiveria e inciviltà, altrimenti diventeremmo immortali più pericolosi dei mortali contemporanei. Riflettiamo su quella che, per ora, è solo un’ipotesi straordinaria. Sembra che abbiano individuato come “ridare vita” a cellule morte di maiali (quelle del cuore comprese).
Gli esperimenti scientifici effettuati (presto trasferiti sull’uomo) hanno permesso di ripristinare alcune funzioni cellulari dopo appena un’ora dal decesso. Incredibile, no?
Così anche il concetto di morte cambia aspetto. Anzi, sparisce.
Ma ci aspetterà la prova forse più difficile: vivere per sempre. Da immortali. E non sarà facile. Ci sentiremo più forti e potenti di coloro che oggi, senza saperlo, poggiano tutto su ignoranza e superbia. Visto che spesso, da mortali, non sappiamo essere degni neppure di questa vita a termine.
