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FIVE ROSES 2021

Vino / 93  
FIVE ROSES 2021 -78° ANNIVERSARIO –

Torniamo in Puglia per degustare questo famosissimo vino rosato, antesignano di tutti i rosati d’Italia, celebre già quando il rosato era ri tenuto un vino di terz’ordine, spesso e volentieri ottenuto come risultato dal taglio tra vini rossi e bianchi . E la Puglia oggi è una regione che si presenta come un territorio che  ha vissuto negli ultimi due decenni un radicale cambiamento d’immagine: se una volta il vino qui prodotto era destinato a viaggiare verso il nord Italia ed  in Francia in particolare (chi non ricorda  le proteste dei contadini francesi nel porto di Sete quando rovesciarono centinaia di botti provenienti dalla Puglia) come prodotto da “taglio”, oggi si caratterizza per la grande qualità e per un potenziale quasi sterminato, dovuto alla presenza di importanti uve autoctone. Tra tutte le realtà presenti sicuramente ce n’è una che può vantare una storia secolare e un prestigio eccezionale: si tratta della Leone de Castris, azienda situata nel comune di Salice Salentino, poco distante dalla meravigliosa Lecce. Questa cantina ha una storia antichissima, risalente addirittura al 1655, quando Oronzo Arcangelo Maria Francesco dei Conti di Lemos, innamorandosi oltremodo dei panorami pugliesi, decise di vendere parte dei suoi possedimenti in Spagna per dare vita all’azienda. In seguito, agli inizi del XIX secolo, la cantina iniziò a esportare vino in Francia, Germania e Stati Uniti e, nel 1925, con Piero e Lisetta de Castris, si iniziarono a imbottigliare le prime vendemmie col proprio marchio. Da quel momento la storia aziendale subì un forte sviluppo, guidato dal successo del Five Roses, vino rosato icona del Salento prodotto dal 1943 e da subito esportato negli USA. La versione “anniversario è stata creata per la prima volta nel 1993 per celebrare i 50 anni del Five Roses; da allora, accanto alla versione normale, si continua a produrre ogni anno anche questo cru  Salento Rosato IGT costituito da negroamaro e malvasia nera di Lecce, che colpisce per freschezza e ammalia i consumatori con un bel colore rosa acceso. Oggi la Leone de Castris è retta dal nipote  Piernicola e si sviluppa su una superficie di 250 ettari con una produzione annuale di circa 2,5 milioni di bottiglie. I lavori in vigneto e in cantina si svolgono seguendo pratiche convenzionali e si coltivano diversi vitigni, tra cui i rinomati negroamaro, salice salentino, aleatico, primitivo e susamaniello, da cui prendono vita più di 30 etichette. Con l’assaggio odierno intendo rendere omaggio al pioniere del vino rosato in Italia suggerendo agli appassionati di abbinarlo convenientemente per apprezzarne la qualità, il corpo e i profumi di una splendida  terra  del sud. Premiato con i tre bicchieri del Gambero Rosso.

Provenienza: Salice Salentino – Lecce – Puglia

Annata : 2021

Gradazione alcolica: 12 vol.%

Varietà delle uve: Negroamaro 80%, Malvasia Nera di Lecce 20%

Tipologia:  i vigneti sono coltivati in piano la cui consistenza è  argillo-limosa, mentre il sistema di coltura è ad alberello con 7000 ceppi per ettaro impiantati da oltre 50 anni.

Vinificazione: a vendemmia conclusa, in genere eseguita nella prima decade di settembre, le uve dopo una soffice pigia-diraspatura vengono vinificate con un breve passaggio sulle bucce e fermentano a temperatura controllata di 7-10 °C; il vino subisce una leggera maturazione di un mese in acciaio e di un altro mese in bottiglia prima di essere commercializzato.

Caratteristiche organolettiche: nel calice si mostra un con un bel colore rosa brillante molto accattivante mentre all’olfatto denota chiari profumi di mirtillo e ribes rosso accompagnati da una nota floreale di rosa canina. Al palato denota una spiccata acidità compensata da una freschezza inusuale; struttura degna di nota con finale lungo, appagante e leggermente amarotico.

Temperatura di servizio: 9 -10 °C .

Longevità : se ben conservato a temperatura costante di 12/ C. può

restare in cantina per almeno  2/3 anni.

Abbinamenti: Va benissimo in aperitivo abbinato ad un buon sushi; altrettanto bene con antipasti di pesce al vapore o con dei gamberoni rossi grigliati. Il mio consiglio però, almeno per coloro che vogliono osare, è di provarlo con una gallinella alla livornese.

(Mario Travaglini)

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