HomeLa RivistaAttualità e AmarcordBUONGUSTAI: CON IL NUOVO LOOK TERAMO ENTRERA’ NEL GIRO INTERNAZIONALE

BUONGUSTAI: CON IL NUOVO LOOK TERAMO ENTRERA’ NEL GIRO INTERNAZIONALE

Attualità& Amarcord / 93

di Marcello Martelli

L’antica “Capitale della cucina” ha lanciato un invito che è importante accogliere. Per partecipare. E’ un invito a tavola innovativo, per conoscere, far conoscere e apprezzare il patrimonio gastronomico teramano. Un tour tutto gusti e sapori con un super- obiettivo: valorizzare a livello internazionale una risorsa straordinaria del territorio locale. Una “missione strategica”: chiamare massaie, nonne, mamme, cuochi e nostalgici del buon mangiare a  collaborare al progetto su una moderna piattaforma, inaugurata dal sindaco D’Alberto, dove si possono inviare ricette da non perdere e magari magari ritrovate nella vecchia dispensa della nonna. Lungo un tragitto tutto profumi e sapori faranno da prestigiosi accompagnatori Massimo Montanari e Fernando Filipponi. Sono valenti accademici che faranno da guida al grande pubblico nella esplorazione della cucina territoriale, attraverso il primo Archivio pubblico digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano. Un’autentica novità. Nel senso che per la prima vota avremo una potente risorsa: una piattaforma tecnologica. Dove possiamo incontrarci e dialogare per accedere al convivio più grande e luculliano della nostra storia gastronomica. Con a fianco Massimo Montanari, uno studioso che sa tutto sulla Civiltà della Tavola e lo ha dimostrato, otre che nelle università e con seminari e conferenze in molti paesi europei, in vari libri e saggi di notevole spessore. Fernando Filipponi è invece un giovane storico dell’arte, specialista delle arti decorative, che un giorno ha lasciato la sua città, dove spesso torna con il suo bagaglio di cultura e conoscenze. A Parigi è un importante ricercatore presso il Museo del Louvre, ma non dimentica mai le sue origini. Insomma, “Teramo a tavola” è una iniziativa da non trascurare. “Lo scopo di questo censimento -sottolinea Filipponi- è arginare il fenomeno di perdita della memoria gastronomica e il repertorio che ne risulterà sarà l’oggetto di un’analisi sistematica, che permetterà di incrociare questi dati con quelli provenienti dalle indagini d’archivio e dalle ricerche storiche. Perché il progetto è il risultato di un lavoro d’équipe complesso, che si radica fortemente sul territorio coinvolgendo anche molti specialisti locali.

A questi si integrano professionisti di fama internazionale, coinvolti in virtù della loro riconosciuta competenza sugli argomenti trattati e chiamati a collaborare strettamente con gli enti e gli studiosi locali, al fine di creare le condizioni favorevoli a un “corto circuito virtuoso” e a una circolazione orizzontale della conoscenza che superi la contrapposizione fra centri e periferie del sapere”. Le ricerche condotte dal team di esperti, al lavoro già da alcuni mesi, hanno già dato risultati entusiasmanti sul versante dei documenti d’archivio e della ricostruzione storica che, assieme ai risultati della campagna partecipativa, consentiranno di restituire al grande pubblico un’immagine totalmente inedita del patrimonio gastronomico teramano e di decretarne l’ingresso sulla scena gastronomica nazionale.

Che consente di raggiungere anche altri obiettivi strategici, collocabili su tre livelli differenti. “In primo luogo -aggiunge il bravo Filipponi- la conoscenza della storia gastronomica su cui costruire un brand utile a promuovere chi fa cucina teramana oggi e quindi chi la vende. Perché non si può promuovere un prodotto sul mercato se non lo si conosce a fondo. La seconda ricaduta è su un altro livello: la collocazione di quest’azione culturale nel gruppo dei pochi progetti pilota di questo genere, gli garantirà una visibilità nazionale ed europea. In terzo luogo, su un fronte ancora diverso: la prospettiva italiana in cui Massimo Montanari intende collocare la storia gastronomica della Città e del territorio teramano, che aprirà la porta di accesso di questa cucina, ancora totalmente locale, al palcoscenico nazionale”.

 

 

 

FOTO: Scrippelle (Lattanzi)- Virtù (anselmi) -Ravioli dolci (Teramo Turismo)

 

 

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