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l Ciclismo su strada piange per colpa delle strade

I Post della Settimana 85

l Ciclismo su strada piange per colpa delle strade

Me lo ha comunicato in lacrime ieri pomeriggio Marco Scarponi il fratello di Michele: “Marino, sono disperato. Non ce la faccio più a rivivere questa crudeltà”. Davide come Michele: come tanti altri. Come TROPPI altri! E noi – Marco su tutti – ad abbaiare di “sicurezza” verso una Luna che non ci ascolta. Un ciclista contro un camion: un ciclista che sapeva il fatto suo. Che aveva fatto della bici la sua vita.

Si appureranno le responsabilità (il camionista è scappato: qualcuno dice che non se n’è neanche accorto). Ma la Luna è nelle mani degli uomini (che continuano a parlare di “incidenti” stradali). E intanto sull’asfalto restano sempre i più deboli. Chi sopravvive può solo piangere: in questo caso un ragazzo di una bontà, di una modestia e di una gentilezza infinite. Davide Rebellin

Marco Scarponi ha pubblicato questa foto di Davide e di Michele che spacca il cuore.

Io mi auguro che esista veramente il Luogo che li possa ospitare e far riabbracciare.PS è stato rintracciato il camionista tedesco, diciamo pure il criminale (vergogna della sua categoria), che ha ammazzato Davide. Era già scappato in Germania. È stato appurato che dopo l’incidente si è fermato ed è ripartito dopo aver capito cosa aveva fatto. Aveva precedenti analoghi con tanto di ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza e per omissione di soccorso. Complimenti a chi lo ha “difeso”. Chissà se anche per lui esiste un Luogo idoneo per il crimine che ha commesso!

Se n’è andato Ercole Baldini: il mio, il nostro Ercolino. Era il campione mondiale su strada più anziano del ciclismo italiano (prima di lui era toccato a Fausto Coppi). Nella seconda metà degli anni cinquanta è stato il più forte corridore del mondo, essendo passato in rapida sequenza (1956-1958) dal record mondiale dell’ora (ancora dilettante), alla medaglia d’oro alle Olimpiadi, al titolo italiano da neoprofessionista, al Giro d’Italia, al titolo iridato. È stato il mio primo grande idolo: sono felice di averglielo fatto sapere in tutti i modi e di averlo raccontato centinaia di volte in tutte le sedi con amore sconfinato. Tornerò sull’argomento. Ora ho solo voglia di piangerlo: e di piangere! Se n’è andato Ercole Baldini: il mio, il nostro Ercolino. Era il campione mondiale su strada più anziano del ciclismo italiano (prima di lui era toccato a Fausto Coppi). Nella seconda metà degli anni cinquanta è stato il più forte corridore del mondo, essendo passato in rapida sequenza (1956-1958) dal record mondiale dell’ora (ancora dilettante), alla medaglia d’oro alle Olimpiadi, al titolo italiano da neoprofessionista, al Giro d’Italia, al titolo iridato. È stato il mio primo grande idolo: sono felice di averglielo fatto sapere in tutti i modi e di averlo raccontato centinaia di volte in tutte le sedi con amore sconfinato. Tornerò sull’argomento. Ora ho solo voglia di piangerlo: e di piangere! Rebellin!

(Marino Bartoletti Facebook – 1 dicembre 2022)

 

 

 

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