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PANATHLON E SCUOLA UNITI CON “LA GRANDE BELLEZZA DELLO SPORT”

PANATHLON E SCUOLA UNITI CON “LA GRANDE BELLEZZA DELLO SPORT”

di Nadia Gigante 

Il Panathlon Club di Latina il 30 novembre ha presentato  a Sabaudia, “Comune Europeo dello sport 2022”, la Conferenza “La grande bellezza dello sport” .Al Palavitaletti gremito da studenti, docenti, sportivi, autorità e ospiti, hanno tenuto  le loro relazioni Prof. Raniero Regni, Ordinario di Pedagogia Sociale alla LUMSA di Roma e il Prof. Pierluigi Palmieri, Pedagogista Sportivo.

Tra i due interventi  sono state illustrate le riflessioni del Presidente del Panathlon Giorgio Costa su “I valori dello sport espressi nelle carte panathletiche”.

Un incontro reso possibile dalla disponibilità della Prof.ssa Miriana  Zannella D.S. dell’Istituto Omnicomprensivo “Giulio Cesare”,in cui è attivo il Liceo Sportivo, che ha accolto la proposta  del Presidente del Panathlon di Latina Giuseppe Bonifazi e del Past Governatore Massimo Zichi.

La Conferenza è propedeutica al Concorso “Bruno Zauli” promosso dal Governatore dell’Area Lazio del P.I. Cesare Sagrestani e rivolto  ai Licei Sportivi della Regione in collaborazione con la Società Italiana di Storia dello Sport e il Patrocinio del Coni.

Lo scopo del Concorso è la diffusione dei valori dello Sport (azione fondamentale delle finalità del Panathlon) dall’etica, alla solidarietà, al Fair Play, all’inclusione all’interno delle istituzioni culturali in generale e ancor più della Scuola e delle Università.

In apertura, il Coro della scuola ha eseguito l’Inno di Mameli e l’Inno del “Giulio Cesare”.Sono seguiti i saluti istituzionali del Comune di Sabaudia rappresentato dall’Assessore Pia Schintu e dal Delegato allo Sport Massimo Mazzali,  del CONI con il Fiduciario Daniele Zemella e l’intervento della Prof.ssa Zannella che ha illustrato la struttura  del Liceo sportivo, la relativa offerta formativa e i progetti futuri.La relazione del Prof. Raniero Regni su  “La grande bellezza dello sport: educazione e cultura sportiva” ha voluto valorizzare i fondamenti etici ed estetici della pratica sportiva e la loro evidente ripercussione nella crescita educativa.

Il Prof. Pierluigi Palmieri, Pedagogista dello  Sport, ha dato conto del titolo della sua relazione (“Pedagogismi, sport e interdisciplinarietà: un’equazione impossibile”), sostenendo che la scuola di oggi deve bandire  le enunciazioni di teorie impraticabili ( i pedagogismi appunto) per lasciare spazio alla vera pedagogia, quella delle idee forza proposte da Regni ,che trae spunti dalla seria analisi del fenomeno sportivo e della biografia dei suoi protagonisti per agevolare lo studio delle altre materie curriculari.

A supporto della sua tesi sono arrivate le testimonianze di personaggi dello sport come Santino Brizzi velista di fama mondiale su Luna Rossa e Mascalzone Latino, Paolo Alfredo Manauzzi nuotatore della Federazione Italiana Sport Paralimpici degli intellettivo relazionali e campione mondiale, Roberto Cavana tecnico e allenatore federale FISDIR, Marco  Ghirotto cofondatore con Luca Zavatti dell’inclusiva  Fair Play School.  Una riflessione sulla pratica sportiva vista come pratica di formazione verso l’integrità della persona come corpo, intelligenza e anima.

E dalla scuola parte la responsabilità di realizzare un’educazione allo sport e con lo sport, capace di far nascere e crescere figure che, nei vari ruoli della vita futura, saranno degli educatori all’etica della “bellezza”.

La “bellezza dello sport” punta sulla condivisione dell’esperienza,  sul fair play, che rimanda alle regole non scritte ma universali e  “la suprema regola che non è una regola” e pretende lealtà. Un concetto di onore indefinibile ma essenziale perché lo sport sia appunto sportivo. un gioco giocato correttamente.

La Conferenza ha evidenziato importanti aspetti educativi dello sport: desiderio di eccellenza, coraggio, perseveranza, sfida, conquista, controllo, ma anche accettazione del proprio limite come presupposto per ogni miglioramento sia nella sconfitta che nella vittoria.

Si potrebbe concludere che “la grande bellezza dello sport” è una  ritrovata e diffusa cultura della pratica sportiva come mezzo indispensabile per crescere  attraversando  i cicli della vita.

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