Il Vino / 84
SPUMANTE FEUDO ANTICO 2014
Questa è la prima domenica dell’Avvento. Significa che cominciamo a sentire, anche se in modo molto indistinto, il profumo del Natale.
Il sentimento che si avverte si da ora è pero quello di volersi ritrovare, di volersi riappropriare delle atmosfere uniche che solo la famiglia sa dare, dopo due anni di pena e di lutti. Ecco perché da oggi e fino al termine dell’anno la rubrica si occuperà di vini gioiosi da accompagnare ai piatti della tradizione e da degustare rigorosamente a casa, possibilmente davanti al camino. Quello che assaggiamo oggi, nella sua versione Brut, è uno spumante particolare che si presta bene ad accompagnare tutto il pasto della vigilia. Dopo capirete perché. La cantina Feudo Antico ama definirsi cosi :” Le nostre sono idee radicate nella tradizione e nella storia; utilizziamo tecniche di viticoltura innovative e responsabili verso l’ambiente. Così ci siamo ricongiunti con il nostro territorio, con l’intento ambizioso di rivitalizzare il passato e di preservarlo per il futuro. Crediamo nella conoscenza e ci affidiamo alla passione che da sempre ci lega alla nostra terra, e che oggi vogliamo far conoscere grazie al progetto Feudo Antico.
L’amore per il territorio e il rispetto per l’ambiente ci guidano nel tramandare tradizioni, cultura e segreti della nostra storia. La viticultura, il saper fare il vino è il carattere fondante di Feudo Antico, un talento che scorre nelle nostre vene e nelle radici profonde di questa terra da molto tempo.
Nuova vita alle nostre coltivazioni autoctone: proteggiamo un ambiente tanto meraviglioso quanto fragile rafforzando al contempo il senso di appartenenza della comunità tollese verso le sue stesse radici. L’archeoenologia ci racconta la storia, l’esperienza e la vocazione del territorio: ecco l’ispirazione che arriva dal passato per portarci nel futuro”.
Provenienza: Tollo – Abruzzo
Annata : 2014, sboccatura 2020. Solo 1800 bottiglie prodotte
Gradazione alcolica: 13 vol.%
Varietà delle uve: Chardonnay 100% –
Tipologia: le vigne sono ubicate nella zona di Tollo e Ortona ad una altitudine di 150 m. slm con una esposizione est e sud-est su terreni prevalentemente ghiaiosi che sfruttano la benevola influenza del clima marino dell’Adriatico, distante solo qualche chilometro in linea d’aria. Età delle vigne: 15-20 anni. Sistema di allevamento: pergola abruzzese. Numero di ceppi per ettaro 1.600. Resa per ettaro 80 quintali.
Vinificazione: dopo la vendemmia, fatta sempre durante la prima settimana di agosto, e la diraspatura meccanica, si procede con una soffice pigiatura delle uve a cui segue, quando il pressato è divenuto limpido, la fermentazione malolattica in acciaio a temperatura controllata. Il prodotto rimane sulle fecce per 6-7 mesi prima del tiraggio; questa operazione spiega il colore giallo intenso che ritroviamo nel bicchiere. Le bollicine (spumantizzazione) si ottengono con il metodo classico francese con rifermentazione in bottiglia e affinamento sui lieviti per almeno 36-48 mesi.
Caratteristiche organolettiche: la sintesi più attinente che mi sento di fare per questo vino è quella di un corpo atletico in un vestito da ballerina; un vino che non ha complessi di inferiorità e può confrontarsi senza timore con le più importanti bollicine italiane. Nel bicchiere, rigorosamente a tulipano, si presenta con un perlage persistente e con un colore giallo intenso simile a quello del girasole; all’olfatto si percepiscono note agrumate e di una mineralità amarostica quasi vulcanica; al palato rimane coerente con le note di cui sopra con l’aggiunta di una buona rotondità e una certa salinità.
Temperatura di servizio: 7-8 °C da mantenere per il tempo di consumo.
Longevità : se ben conservato a temperatura costante di 12° C. può restare in cantina per almeno 2/3 anni.
Abbinamenti : per la forza alcolica ed il notevole corpo si presta bene al tutto pasto, in particolare a quello della viglia di Natale durante il quale non mancheranno di certo gli spaghettini al tonno o alle sarde sotto sale, un salmone affumicato e poi marinato all’aneto, fagioli all’uccelletto, ombrina al forno, ma per chi vuole osare lo consiglio con un bel baccalà norvegese alle noci, mollica di pane, peperone rosso secco e un bicchiere dello stesso vino.
(Mario Travaglini)