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Barbera Camp du Rouss 2019.

Barbera Camp du Rouss 2019

Torniamo in Piemonte per visitare l’azienda Coppo, autentico monumento vinicolo di questa regione, le cui cantine sotterranee sono considerate dall’UNESCO come “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Questa è una delle più antiche realtà vitivinicole a conduzione famigliare presenti in Italia: venne fondata nel 1892 da Piero Coppo a Canelli, patria dello spumante italiano. Un personaggio eccentrico, rinomato per le sue qualità di degustatore e per la sua mania per il dettaglio, sia in vigna che in cantina. Nel 1913 Piero sposò Clelia Pennone, erede dell’omonima cantina, e così la Coppo si espanse, aggiungendo alla cantina situata a Canelli anche le strutture dell’azienda Pennone; proprio in questi ambienti, a partire dal diciottesimo secolo, furono scavati a mano cunicoli e gallerie, oggi conosciute come “Cattedrali Sotterranee”, la cui bellezza e particolarità sono state tutelate dall’Unesco. Nel corso del ventesimo secolo le vendite di bottiglie aumentarono, trainate anche dalle esportazioni estere verso Sud America e USA. La storia dell’azienda Coppo però, non è fatta solo di pagine felici: nel 1948 due violente alluvioni si abbatterono su Canelli, devastando la cantina e lasciando a Luigi, figlio di Piero, l’onere di fronteggiare un momento davvero difficile. Luigi però non si abbatté, e con grande determinazione e caparbietà iniziò a ricostruire, acquistando nuovi macchinari e adottando tecnologie all’avanguardia. Tra il 1970 e il 1980 la terza generazione, composta da Piero, Gianni, Paolo e Roberto, si dedicò alla sperimentazione con la produzione di spumante, e confermò la tradizione migliorando i vini rossi, tra cui spiccano soprattutto Barolo e Barbera, proposta sia nella celebre versione “Pomorosso” che “Camp du Rouss”,oggi in degustazione.

 Oggi la Coppo si estende su circa 52 ettari, conducendo i vigneti con pratiche biodinamiche e di agricoltura integrata, producendo 400.000 bottiglie; la direzione è affidata a Massimiliano e Luigi, esponenti della quarta generazione che hanno trasportato la cantina nel nuovo millennio, con forme di comunicazione più giovani e dinamiche. Armonia, eleganza, precisione e qualità: ecco le quattro virtù che si ritrovano in tutte le etichette targate Coppo.

Provenienza: Canelli – Piemonte

Annata : 2019

Gradazione alcolica: 14,% vol.

Varietà delle uve:  Barbera 100%

Tipologia : L’Area di produzione è quella del sud-astigiano, l’esposizione  è sud-sud-ovest mentre il terreno è costituito da marne argillose -calcaree con prevalenza di limo; l’altitudine dei vigneti, allevati a guyot, è di circa 200-250 m s.l.m.

Vinificazione: La vendemmia viene eseguita a mano selezionando sul posto le uve più sane e raccolte in cassette da 20 kg . La macerazione avviene a contatto delle bucce con brevi e delicati rimontaggi. La fermentazione è malolattica totalmente svolta. L’Affinamento dura
12 mesi in barriques di rovere francese (80% di secondo e terzo passaggio, 20% nuove)  e 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Caratteristiche organolettiche: alla vista si presenta con un colore rosso rubino, molto scuro e intenso. All’olfatto esprime note avvolgenti fruttate, balsamiche e speziate mentre in bocca  è di corpo pieno, equilibrato, con un tannino maturo perfettamente lavorato. Chiude con un finale lungo, caratterizzato da un fresco retrogusto di frutta.

Temperatura di servizio: 17-19 °C  previa ossigenazione per almeno 1 ora;

Longevità : se ben conservato può prolungare il suo apogeo sino al 2028. Una raccomandazione supplementare per gustarlo meglio: utilizzare un capiente calice a palla.

Abbinamenti : Ottimo a tutto pasto, si sposa particolarmente bene con primi piatti ricchi, come un buon risotto al radicchio trevigiano o dei tonnarelli ai funghi porcini. Ma per chi vuole osare lo consiglio con un gallo cotto all’antica maniera contadina abruzzese (10 ore in coccio e pomodoro).

(M.Travaglini)

 

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