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  PERCHE’ L’INFLAZIONE DIVENTERA’ STRUTTURALE  

Economia&Finanza / 76

 

PERCHE’ L’INFLAZIONE DIVENTERA’ STRUTTURALE 

di  Mario Travaglini

Standard & Poor’s ha pubblicato settimana scorsa gli indici anticipatori  inerenti le attività delle PMI (piccole e medie imprese) che operano nelle due economie più sviluppate dell’eurozona, ossia la Francia e la Germania.  I dati hanno mostrato che per il terzo mese consecutivo le attività manifatturiere così come quelle dei servizi sono sensibilmente calate rispetto al periodo precedente ed in misura maggiore anche rispetto alle attese. Fatta eccezione per il periodo di crisi dovuto al Covid, non si registravano dati così bassi dal 2012. Gli elementi obiettivi a disposizione ci dicono che il quadro non migliorerà nell’ultimo trimestre del 2022 e che le prospettive per il 2023 continueranno ad essere negative. Tutto questo mi porta a dire che ci sono almeno due ragioni per cui l’inflazione non sarà affatto transitoria, ma durerà potenzialmente per un decennio ed è destinata a restare alta perché i banchieri centrali non saranno in grado di contrastarla con i soliti strumenti tradizionali, ovvero attraverso l’aumento dei tassi; non solo per paura di fallimenti del settore privato, ma banalmente perché il settore pubblico andrebbe in default. Lo scenario a mio avviso più probabile è quello di una svalutazione globale sincronizzata.           Di seguito tento di spiegare il perché.

Nessun governo di qualsivoglia Stato sviluppato, indebitato oltre la dimensione di quanto può produrre la sua economia (debito maggiore del PIL), è in grado di onorare il proprio debito se i tassi salgono al 5% o al 6%, semplicemente perché in presenza di una sicura recessione è pura utopia pensare ad una crescita anche appena superiore, per esempio del 7 %. D’altra parte già oggi i tassi del 5%, praticati  negli Stati Uniti ed in Europa, sono di gran lunga inferiori non solo a   quello reale ma anche a quello dell’inflazione ufficiale che ci dicono essere intorno al l’8,9% . Ecco perché ritengo che questo processo inflattivo sia strutturale e non ciclico e durerà a lungo. Infatti, tutto ciò che è ciclico dipende, ovviamente, dal ciclo economico e, in questo contesto, gli investimenti, i salari, i prezzi, i profitti aziendali, sono tutti dati che in genere evolvono in un modo che gli economisti e la gente comune possono capire. Quando invece l’inflazione è strutturale i prezzi non crescono a causa di un fattore esterno come la guerra russo-ucraina o perché alcune aziende avide sfruttano i consumatori aumentando i loro margini. Da quanto precede consegue che i motivi principali che sosterranno l’inflazione durante i prossimi dieci anni saranno almeno due . Primo motivo: la Cina.  Quando la Cina è entrata a far parte dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) nel 2000, i prezzi dei prodotti finiti,soprattutto quelli riferiti all’elettronica ed al tessile, sono diminuiti sensibilmente a causa delle grandi quantità provenienti da quel paese. Inoltre il costo globale della mano d’opera è anch’esso diminuito per effetto del fatto che il mercato globale del lavoro ha dovuto assorbire quasi un miliardo di persone, fino ad allora relegate entro i confini nazionali. L’irruzione della Cina nel WTO ha avuto anche un altro effetto: quello di aver spinto al rialzo i prezzi delle materie prime e delle risorse naturali che sono entrate nei prodotti finiti sia di quelli esportati che di quelli di cui la Cina aveva bisogno per le sue fabbriche, i suoi ponti, i suoi aeroporti e il suo mercato immobiliare. Negli ultimi vent’anni, integrandosi nell’economia mondiale, la Cina ha influenzato al ribasso i prezzi di tutte le merci, di tal ché i livelli di inflazione sono rimasti bassi e stabili, tanto che i paesi  che hanno acquistato manufatti da Pechino hanno finito quindi per importare  anche la deflazione. Con il gigantesco flusso di valuta pregiata proveniente dall’occidente (Euro e Dollari) gli eredi di Mao hanno ammassato  un considerevole surplus commerciale che hanno poi investito acquistando i titoli sovrani americani, contribuendo così, volontariamente, a mantenere i tassi statunitensi a livelli molto bassi. Oggi tutto questo sta lentamente cambiando perché c’è una tendenza a delocalizzare ed a trovare delle soluzioni con circuiti più corti. Ecco perché ritengo che venendo meno i vantaggi competitivi cinesi il processo inflattivo strutturale prenderà sempre più piede e permarrà nella nostra economia per lungo tempo.

Secondo motivo: i pensionati . I dati demografici sono semplici : la popolazione occidentale invecchia rapidamente ed il numero dei pensionati diventa sempre più imponente. L’Italia, lo sappiamo, è il paese con il più alto numero di anziani dopo il Giappone. Ma, recentemente,  bisogna cominciare a fare i conti anche con gli Stati Uniti che stanno immettendo nel loro sistema pensionistico ben 76 milioni di nuove unità appartenenti alla cosiddetta generazione del baby boom.

Quando le persone lasciano il lavoro e vanno in pensione, non guadagnano più uno stipendio ma percepiscono una indennità.  Il passaggio dallo status di lavoratore a quello di  pensionato determina un cambiamento molto significativo perché occorre considerare sia quanto i pensionati consumano e sia che cosa consumano. Ed è innegabile che i pensionati, ancorché benestanti, consumano meno e spendono meno, specie se sono costretti a toccare la ricchezza accumulata (risparmi). Per far fronte a questa situazione i governi non avranno altra scelta che aumentare la spesa sociale al fine di mantenere alti i consumi. Ciò creerà un’inflazione strutturale poiché le politiche monetarie non potranno essere messe in discussione e continueranno ad essere perseguite nonostante tutto.

Per questi due motivi prevedo un’inflazione annua dal 5 al 6% che si prolungherà per diversi anni (10 ?)  con episodi in cui potrà essere più bassa o più alta.  È così che il sovra-indebitamento pubblico e privato potrà essere ridimensionato, ma chi può contare solo su un reddito fisso si impoverirà per pagare il conto ed i responsabili, come sempre, rimarranno ignoti.

 

 

 

 

 

 

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