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UNA CIOCCA DI LIBERTA’

Editoriale / 77

LA RIVOLUZIONE DELLE DONNE IRANIANE (E DI QUELLE ITALIANE)

Le bastonate cambiano nome in Iran; tumore o suicidio!

di Pierluigi Palmieri 

 “Una 22enne muore per un tumore alla testa. Qualche giorno dopo  una 16enne muore cadendo da un edificio. Quasi contemporaneamente una sua coetanea si suicida gettandosi da una finestra di una casa vicino all’abitazione della nonna”. Potrebbero essere dei casi, molto tristi, che purtroppo, sono riportati di frequente sulle pagine di cronaca. 

Però Mhasa Amini  Nika Shakarami e Sarina Ismailzadeh, tre vittime, anche se non si conoscevano sono legate da un legame stretto e drammaticamente paradossale: sono state oggetto dello stesso trattamento (bastonate alla testa) da parte della  polizia iraniana. Mhasa era stata arrestata per non aver coperto completamente i suoi capelli con il velo, lasciando una ciocca in vista. La sua morte avviene tre giorni dopo nell’ospedale dove era stata trasportata, già in coma, dalla caserma, scatena la immediata reazione delle sue amiche, le cui proteste si allargano a tutto il paese con l’immediatezza di una fiammata. Anche Nika e Sarina scendono in piazza,  ma il loro destino è segnato: la polizia le prende a manganellate, che risulteranno mortali. Arrivano i rapporti medici ufficiali con i risultati dell’autopsia e viene fuori che Mhasa “è morta a causa di un intervento chirurgico subito all’età di .. 8 anni”. A completare l’enorme menzogna arrivano anche i comunicati ufficiali che affermano quanto ho riportato all’inizio di questo editoriale sulle morti per suicidio  di Nika e di Sarina. Arriverà il momento che  in quel paese converrà munirsi di un certificato di sana e robusta costituzione, controfirmato da un neuropsichiatra da mettere ben in vista nel corso delle manifestazioni di protesta per poi poter essere “liberamente” bastonate dalla polizia. Nonostante tutto  la reazione delle donne non si è fatta attendere  e, con la forza irrefrenabile della comunicazione elettronica, la protesta si è sparsa a macchia d’olio in ogni parte del mondo.

La ciocca dI capelli che ha provocato l’inaccettabile reazione delle autorità iraniane è stata elevata a emblema di libertà. Le donne iraniane hanno adottato il taglio dei capelli nelle piazze sfidando e ridicolizzando l’assurdità della  regola che ha causato la morte di Mhasa.

La  sfida contagiosa che ha suscitato la solidarietà del mondo occidentale, nel nostro paese ha assunto i contorni di una vera e propria  campagna mediatica  A  lanciarla il programma Le Iene (Italia uno), che, nella prima puntata della nuova stagione hanno adottato  lo slogan “Donna, Vita,Libertà”, con l’invito agli spettatori a inviare in busta chiusa una ciocca dei loro capelli all’Ambasciata dell’Iran di Via Nomentana a Roma e a realizzare un video al momento del taglio.  Già nel corso del servizio  di martedì 4 ottobre Le Iene hanno messo in onda le registrazioni delle testimonianze di decine di donne del

 mondo dello spettacolo. L’autrice del servizio ( per la cronaca Giovanna Nina Palmieri)  ha partecipato alla manifestazione di  Roma delle donne iraniane, di cui ha poi raccolto le testimonianze, gridando con loro “Donna, Vita, Libertà”. Il link del servizio in calce a questo articolo fotografa in maniera nitida la sconcertante e mortificante realtà gli attuali “illumunati” governanti della terra di Dario I l’usurpatore. Questi tra l’altro, hanno costretto  all’esilio la cantante 31enne Kimia Ghorban, che sul palco di The Voice  (Rai2) davanti ai giudici del talent si è presentata con indosso il velo e poi si è scoperta il capo lanciando i suo significativo  messaggio di libertà, mentre  nel suo paese, ha dichiarato poi al Corriere della sera, le donne che cantano mandano un segnale erotico.

Lascio, a questo punto, parlare le immagini, non senza sottolineare che mentre scrivo le agenzie di stampa danno la notizia che il Presidente dell’Iran Ebrahim Raisi incontrando gli studenti all’Università di Teheran  ha definito le manifestanti “mosche da schiacciare”, ma si è beccato la risposta degli astanti:

 “Assassino vattene non ti vogliamo tra noi!

Abbasso il dittatore!

Una ciocca di capelli per Mahsa e le donne dell’Iran – Le Iene (mediaset.it) di Nina Palmieri

 

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