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IL REALISMO MAGICO DI JULIO LAZAR

Verhonica Lopez, pittrice nonché ballerina professionista di tango argentino, mi scrive ogni tanto da Buenos Aires o conversa con me attraverso WhatsApp. L’amore per il tango unito a quello, non secondario né meno profondo, per la pittura ha costruito una solida amicizia che ci coinvolge spesso in uno scambio di opinioni sulle manifestazioni d’arte nel mondo o commenti sulla nuova letteratura e all’occasione lo scambio rispettivo di cataloghi o volumi, in occasionali incontri nel suo paese o a Madrid o,  come in questo caso, attraverso il web.

Il dono del catalogo è stata  l’occasione che mi ha fatto conosce il lavoro di Julio Lazar un pittore nato a Cuba ma vissuto, sin da adolescente, negli Stati Uniti.

La vita è sempre, almeno per ciò che mi consta, una fonte di sorprese’ così, Verhonica, dopo una animata discussione via whatsapp che ha riguardato la forma di nuovo senso del realismo nella attuale pittura americana, per dare concretezza al suo pensiero, mi ha inviato via mail, il catalogo scannerizzato del lavoro di Lazar, acquistato in  una bancarella dell’usato a Buenos Aires. Nel sottolineare il fatto che quel catalogo era il risultato di una mostra importante allestita in Italia dalla prestigiosa CONTINI GALLERIA D’ARTE con sede a Venezia e Cortina e, nonostante la mia attenzione a questi fenomeni, a suo tempo l’avessi mancata. Con Verhonica è davvero tempo perso provare a spiegare che la mia residenza nell’Isola, per via del pessimo stato dei trasporti di tutti i tipi , non  consente grande libertà di movimento e rapidi spostamenti per …ovunque…Ma l’artista indicato, Lazar, è davvero un pittore interessante.

Il catalogo è il resoconto della mostra, allestita a Venezia nei locali di CONTINI GALLERIA D’ARTE dal 16 giugno al 23 ottobre 2016 con il titolo IL REALISMO MAGICO DI JULIO LAZAR,  accompagnato da un pezzo critico di Edward Lucie-Smith: ha sempre conservato un forte senso di identità con Cuba, anche se il suo lavoro è stato influenzato dalla conoscenza dell’arte nord-americana e dal lavoro di Winslow Homer con i suoi dipinti ed acquerelli ispirati ai numerosi viaggi nei Caraibi. Un altro ascendente importante e duraturo nasce dall’appassionata conoscenza, da parte di Lazar, della tradizione spagnola e franco-spagnola, soprattutto dell’opera di Velázquez e dell’interpretazione fatta da Manet di Velázquez e di Goya. La carriera di Lazar incomincia come caricaturista professionista che influenza in maniera notevole la sua pittura spesso rivolta alla narrazione sugli abusi di potere e sulla sinistra compiacenza dei potenti: La caricatura come forma d’arte, è stata surrealista ancor prima della comparsa del Movimento Surrealista nei primi anni del XX° secolo. Essa offre all’osservatore una realtà parallela a quella familiare, toglie i veli delle convenzioni e mostra allo spettatore le cose ad occhio nudo. ….Questo tipo di trasformazione – dal superficialmente “reale” a qualcosa di più profondamente vero – è stata anche la promotrice del movimento del Realismo Magico nella letteratura latino- americana del XX° secolo. Infatti,  per molti aspetti, è più semplice comparare l’arte di Larraz non a quella visiva, bensì a quella di alcuni dei maggiori scrittori latino-americani del XX° secolo : egli sembra a mio avviso, avere una speciale affinità con Gabriel Garcia Marquez, (aggiungo anche con Julio Cortazar per le atmosfere che contegono le scene e che evidenziano la possibilità/impossibilità alla determinazione di un’azione dei personaggi che la animano) al punto che diversi dipinti qui esposti sembrano delle illustrazioni per delle storie che Marquez avrebbe potuto scrivere, ma che per qualche motivo, non ha mai fatto. Le opere esposte in questa mostra coprono un’ampia gamma di temi… Il suo è un universo fatto di simbolismi potentemente sinistri. Lazar è un maestro dell’immagine losca ed inquietante, che diventa in qualche modo anche poetica in maniera risonante. I suoi dipinti tornano all’immaginazione molto tempo dopo l’averli visti per la prima volta. Essi sono molto più reali della realtà. 

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