Sport
(La Rivista della Domenica n. 167)
S.S.S. Special Sort Story/16
a cura di Alessandro Palazzotti
“La vita e’ cosi’ normale….prima che accada qualcosa!”
(Sir Sean Connery)
I lettori di CentralMente che seguono le Storie di Special Olympics fino ad oggi hanno avuto diversi esempi di sviluppo e realizzazione partendo da sindromi o cause di disabilita’ sviluppatesi in fase pre-natale o natale. Il caso di Gaia é di tipo diverso e rientra nei tanti casi in cui la disabilita’ intellettiva viene provocata da cause esterne oppure da una malattia, durante l’eta’ evolutiva.
La causa esterna per Gaia si e’ prodotta per ben due volte, a tre anni, blocco psicologico, ed a sette anni, per la perdita di una persona cara. Entrambe le situazioni di deficit sono state affrontate con molte attenzioni e tanto amore, utilizzando i segnali positivi che la stessa Gaia percepiva ed esternava, camminando per Disneyland, la prima volta; la musica, la danza e lo sport, quando piu’ avanti i farmaci che curavano le convulsioni rischiavano di procurare danni irreparabili. Ma determinanti sono state anche le persone, le maestre Rosa e Nadia, “Rita sprint”, la dinamicissima nonna, poi la mamma, che tenacemente ha permesso di seguire nuoto ed equitazione, Sabrina, Enrique, Bruno, Riccardo ed il suo partner di danza Simone.
Ora Gaia e’ un’Atleta gioiosissima, nomen omen-, che coinvolge e anima l’ambiente in cui si trova e che ha toccato il cielo con un dito quando ha ricevuto la convocazione per i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics di Torino del prossimo marzo. Fara’ sicuramente benissimo…chi ha imparato a conoscerla non ha dubbi.
GAIA PEZZOLATO
Gaia Pezzolato aveva appena tre anni quando fu colpita da un blocco psicologico che le tolse completamente la parola. Soltanto tre anni dopo, in un luogo magico come Disneyland Parigi, Gaia ritrovò la sua voce. Le sue prime parole, anche se poche, portarono una gioia indescrivibile a tutti, tanto da far chiamare amici e parenti per condividere l’emozione di quel momento unico.
Dopo quell’evento miracoloso, si trasferirono nella città natale della madre di Gaia, Grugliasco (TO), accolti dai genitori di lei, che fornirono un supporto incommensurabile. La nonna, conosciuta come “Rita sprint”, con l’aiuto del preside della scuola materna, prese in carico la situazione, permettendo a Gaia di reintegrarsi a scuola con il sostegno di maestre dolcissime come Rosa e Nadia. Ogni mattina, per sei mesi, nonna Rita accompagnava Gaia all’asilo, nonostante le sue protesi alle anche, rimanendo con lei fino all’ora di pranzo.
Gaia è circondata d’amore. Sempre al suo fianco c’è Sabrina ma di più ancora la zia Carla è stata una seconda mamma sempre, dalla nascita di Gaia a tutt’oggi in ogni circostanza soprattutto nei momenti più difficili è stata sempre un punto di riferimento importante per tutti.
Nel 2004, a sette anni e mezzo, Gaia visse un altro dramma: la morte improvvisa del nonno Vittorino per un infarto fulminante mentre erano soli in casa. Questo evento traumatico scatenò in Gaia delle convulsioni che richiesero due lunghi ricoveri ospedalieri. Dopo vari tentativi, finalmente fu trovato un farmaco efficace, ma i suoi effetti collaterali resero la vita di Gaia molto difficile.
Per nove anni, ogni sabato mattina, Gaia frequentò la logopedia presso Multicodex di Torino con risultati lievi. Nel pomeriggio, con il fratello, la madre li portava alla piscina Rari Nantes di Grugliasco e la domenica ad Alpignano per l’ippoterapia.
Questi anni di sacrifici e impegno furono ripagati quando, dopo una lezione di nuoto, Gaia iniziò a ballare attirata dalla musica vicino alle macchinette delle bevande. Una maestra di danza, Sabrina Pitzianti, colpita dalla sua storia, la invitò a partecipare alle lezioni di danza. Da quel giorno, Sabrina divenne una seconda mamma per Gaia, seguendola con amore e dedizione per oltre 27 anni. Dopo nove anni di psicofarmaci, Gaia iniziò a partecipare a gare di ballo proprio grazie al supporto di Sabrina. E nel 2017, iniziò a ballare con un partner, Simone Musto, un ragazzo fantastico che contribuì a trasformare la sua vita.
Grazie alla danza, Gaia trovò nuova gioia di vivere, balla da quando aveva 4 anni. Dopo aver frequentato le scuole superiori all’istituto alberghiero Colombatto di Torino, seguì vari corsi e stage presso l’Enaip di Grugliasco. In questi ultimi cinque anni, Gaia si è cimentata anche nel nuoto, nel bowling e nel tennis, grazie all’aiuto di persone meravigliose come Enrique, Bruno e Riccardo. Ma la passione più grande resta la danza!
Il 20 giugno 2024, Gaia e la sua famiglia ricevettero una notizia incredibile: la convocazione per i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 per la danza sportiva. Il coronamento di anni di sacrifici, impegno e amore.