HomeLa RivistaCucina&CantinaLadoix 1° cru Les Buis Domaine Nudant

Ladoix 1° cru Les Buis Domaine Nudant

Cucina&Cantina /129

Ladoix 1° cru Les Buis Domaine

 Come tutti sanno la Borgogna è la terra del Pinot Nero per antonomasia. Una regione dove, al contrario di quanto avviene nel bordolese, i piccoli proprietari terrieri sono ancora maggioranza e nella loro veste di vignaioli conducono direttamente gli appezzamenti e riescono a produrre vere e proprie chicche enologiche. Di conseguenza, come è facilmente intuibile, le versioni sono molteplici con profumi e gusti che coprono un largo ventaglio sensitivo. Tra questi ho avuto il piacere di  degustare il pinot nero del Domaine Nudant, ubicato nelle vicinanze di Dijon, nella zona più prestigiosa  tra la Côte de Beaune e la Côte de Nuits. La tenuta si estende oggi su appena 16 ettari e offre una ventina di denominazioni che vanno dal vino di base, prodotto nei punti più bassi e meno soleggiati, alla denominazione “1er cru” e  “grands cru”. Alle spalle della famiglia Nudant  ci sono diversi secoli di storia e diverse generazioni. Nel 1453, al tempo di Carlo il Temerario, un certo Guillaume Nudant d’Aloxe Corton era già un vignaiolo. Nel 1747, regnava Luigi XV, un André Nudant nato ad Aloxe, coltivava le sue vigne a Ladoix. Di generazione in generazione, ognuno ha scritto la propria pagina di storia nella più pura tradizione dei viticoltori borgognoni. Nel 1950 è la volta di André, al quale si aggiungono il figlio Jean-René nel 1978 e poi il nipote Guillaume nel 2005.

Prima delle viti, qui c’era il bosso, un arbusto sacro ai Druidi, che ancora oggi circonda ancora il luogo, classificato Premier Cru nella denominazione Ladoix oggi in degustazione. Qui tutto è in coltivazione sostenibile. Lavorano il terreno solo se necessario usando il proprio letame organico con il divieto assoluto di diserbare chimicamente.

Segnalo, infine, che la produzione annua è di appena 5000 bottiglie.

Provenienza: Ladoix Serrigny -Borgogna -Francia

Gradazione alcolica: 13%

Varietà delle uve : Pinot nero 100%

Tipologia: i vigneti  sono esposti a sud ad una altitudine di 340 metri sul livello del mare con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte; i terreni sono argillosi e calcarei. Il sistema di allevamento e di tipo Guyot con una densità si 10000 piante per ettaro. L’età media dell’impianto è di circa 40 anni.

Annata : 2018

Vinificazione: la vendemmia viene fatta in modo meccanico tra l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre. La  fermentazione è ottenuta  a contatto con le bucce per 2 settimane ad una  temperatura di 20 °C circa. Segue la macerazione  a freddo per 24 ore.  L’affinamento avviene in barrique di rovere francese, nuove per 1/3 e di secondo e terzo passaggio per le restanti quantità. Il tempo di permanenza varia dai 12 ai 18 mesi mentre per altri 12 mesi affina in bottiglia.

Caratteristiche organolettiche: Nel bicchiere ha un colore rosso vivo poco profondo, con qualche leggero riflesso carminio. Il naso è pervaso da profumi di frutta rossa e sottobosco muschiato. Al palato è ricco,rotondo,morbido con evidenti note di ribes nero e pepe. Chiude con un finale lungo e profondo. Gradevolissimo.

Longevità : adesso è  entrato nel suo periodo migliore, ma se ben conservato può arrivare sino al 2028.

Temperatura di servizio: 18-19 °C  previa ossigenazione per almeno 1 ora, utilizzando un calice  a palla molto capiente per esaltare al meglio il suo bouquet.

Abbinamenti  : io l’ho assaggiato in antipasto con una terrina fredda di cinghiale e misticanza:  un vero spettacolo. Ritengo che si abbini bene con i piatti autunnali a base di funghi, come i galletti e le trombette della morte. Per chi vuole osare,invece, il mio consiglio è di provarlo con un spezzatino di pollo alla cacciatora .

(M. Travaglini)

 

 

 

Nessun Commento

Inserisci un commento