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SANCERRE 2021 ALPHONSE MELLOT

Cucina & Cantina 121

        SANCERRE 2021 ALPHONSE MELLOT

   Mentre l’estate si avvia a cedere il passo e le temperature tornano ad essere godibili, siamo saliti nelle campagne della Loira per ammirare le vendemmie in corso e degustare uno dei suoi vini di punta: il Sancerre. La regione è nota soprattutto per i suoi bianchi fruttati che ricordano molto quelli prodotti nel nostro Friuli. Il vitigno principe è il Sauvignon che spesso viene usato in purezza,come nel nostro caso, o assemblato con altri vitigni come  lo Chenin Blanc, il  Muscadet, l’Arbois, il Folle Blanche e il Romorantin. A Sancerre  Alphonse Mellot  è il top ; produce i vini più eleganti della denominazione, con una connotazione  impressionante. Enologo perfezionista, artigiano della biodinamica, si è affermato negli anni come il principale ambasciatore della Loira e ogni anno le sue cuvée meritano tutti gli elogi, fissando i più alti standard di eccellenza tanto che la sua qualità eccezionale lo ha reso l’unico a Sancerre a beneficiare del prestigioso riconoscimento “fuori concorso”.  Qualche cenno storico puo aiutare a comprendere la grandezza di questo vino. Sancerre è prima di tutto una collina che emerge, isolata, nel mezzo di un paesaggio calmo immerso nella luce riflessa della Loira. Costruito ad anfiteatro sul versante sud-ovest della collina, il centro storico, dall’alto di trecentododici metri, domina il paesaggio e offre un panorama mirabile. La fondazione di Sancerre è controversa. Alcuni storici la attribuiscono a Giulio Cesare, altri ad una colonia sassone fondata durante il regno di Carlo Magno. È certo però che risale all’alto medioevo, prima dell’anno Mille e che in questa posizione privilegiata venne edificato un castello. È così che, a partire dal XVI secolo, e precisamente nel 1513, gli archivi locali menzionano la famiglia Mellot. Viticoltori e commercianti di vino, i Mellot vengono ancora citati in occasione dell’assedio della città. Continuano il loro paziente lavoro con riconosciuta competenza fino a quando il re Luigi XIV, nel 1698, scelse César Mellot come suo consigliere sul vino. All’inizio del XIX secolo, Alphonse Mellot creò una locanda a Sancerre dove promosse i vini del paese e diede così un impulso notevole alla sua attività che continuò a crescere. Nel 1881 gli fu concessa una licenza che gli permise di spedire il suo vino nel resto della Francia e in tutto il mondo. È l’inizio di una conquista pacifica e, da questa data, la casa familiare ha continuato ad espandersi, di padre in figlio, fino a che oggi Alphonse perpetua ancora questa antica tradizione vinicola.

Provenienza :  Sancerre – Loira – Francia

Annata : 2021

Gradazione alcolica: 13% vol.

Varietà delle uve:  Sauvignon blanc 100%

Tipologia:  I vigneti si estendono sulle colline si Sancerre per circa 34 ettari con esposizione  Sud-Sud-Ouest. Dal punto di vista geologico i terreni sono costituiti da  Marne e acciottolati. La densità di impianto si aggira intorno agli  8.000 ceppi per ettaro. Le viti sono potate a Guyot semplice o Cordon de Royat. Il vigneto è condotto in coltivazione biologica e biodinamica.

Vinificazione: Il responsabile commerciale non è stato molto prodigo di dettagli ma sono riuscito comunque a sapere che la vendemmia è manuale ed è eseguita in genere entro le prime tre settimane di settembre. Le uve arrivano intere in cantina dove vengono diraspate e pigiate a chicco intero; decantazione statica a freddo per 48 ore, fermentazione in tini per il 50% e il resto in botti nuove, affinamento per 7-8 mesi su fecce fini.

Caratteristiche organolettiche : Il Sancerre Blanc 2021 è un’annata eccezionale che conquista al primo sorso tanto da poter essere preso a modello;  si presenta con un colore giallo pallido con riflessi verdognoli, è delicato con note di frutta matura e una struttura fine e tonica. Note di pietra focaia, agrumi e menta, con un finale vibrante e abbastanza lungo.

 Temperatura di servizio:  9-10° se servito in aperitivo, 11-12° durante il pasto.

Conservazione : fino al 2029

Abbinamenti gastronomici:  va benissimo in  aperitivo,  specie se giovane (nei primi due – tre anni); si accompagna molto bene con i crostacei,o con una terrina di salmone o con delle ostriche al gratin. Ma per chi vuole osare il mio consiglio è di provarlo con una bella trota cotta al cartoccio con tartufo nero uncinato.

(M. Travaglini)

 

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