HomeLa RivistaCucina&CantinaPAGLIETA: DOVE SAPORI, SAPERI E TRADIZIONI SONO ALLEATI NELLA SFIDA DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO DEL MADE IN ABRUZZO

PAGLIETA: DOVE SAPORI, SAPERI E TRADIZIONI SONO ALLEATI NELLA SFIDA DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO DEL MADE IN ABRUZZO

Cucina & Cantina 115

   PAGLIETA: DOVE SAPORI, SAPERI E TRADIZIONI

                  SONO ALLEATI NELLA SFIDA DEL TURISMO

                 ENOGASTRONOMICO DEL MADE IN ABRUZZO

di Marcello Martelli

 La Confraternita Enogastronomica delle Terre d’Abruzzo, con a capo il Gran Priore Marcello Martelli, ospiti di Paglieta, antico e accogliente centro frentano, con alle spalle un ricco patrimonio di testimonianze e storia.

Dalle pagliare (case in argilla del primo nucleo del paese) ai castelli e ai nuovi edifici di un paese attrattivo che sogna progresso e modernità, all’insegna delle tradizioni. Come ribadisce il sindaco, Ernesto Graziani, con entusiasmo e determinazione, durante l’incontro dedicato alla pasta alla mugnaia, piatto prelibato della gastronomia e del turismo di Paglieta.

Dove il tris Insegna-Impara-Impasta- come sottolinea il confratello Luigi D’Alessandro- coinvolge ormai l’intera comunità nella valorizzazione della “vera Pasta alla Mugnaia”.

Una specialità che rappresenta un’opportunità per i giovani locali che, attraverso le tradizioni culinarie paglietane, sanno affermare il valore della convivialità e dell’amicizia. Quello che, in un’atmosfera di raffinata ospitalità, abbiamo colto nell’azienda Paolucci, durante l’incontro con il giovane mugnaio Nicola Di Campli e sua moglie, abilissimi maestri nella tradizionale preparazione della pasta alla mugnaia.

Una golosità ben nota anche in Valfino, da dove nel 1340 partirono i cuochi che presentarono quel piatto virtuoso alla corte di re Roberto d’Angiò.

La comitiva della Confraternita ha poi fatto un altro bagno di antica saggezza e saperi, visitando il mulino artigianale Di Giulio, dove Angelomaria e Nereo, padre e figlio, tramandano l’arte e i segreti della macinazione e lavorazione del grano di più generazioni, per portare sulle nostre tavole pasta e farine di alta e sicura qualità.

A parte il caldo canicolare (cui ha dato rifugio il fresco giardino dell’azienda Paolucci, durante l’ottimo pranzo con mugnaia, involtini di pecora, dolci tipici e vini speciali), è stato un indimenticabile incontro nel segno della migliore cultura del Made in Abruzzo.

Per fornire orgogliosamente nuove carte e validi sostegni a tutela della cucina nazionale e regionale come patrimonio universale dell’Unesco.

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