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Podo-Odonto-Chinesiologia( parte terza)

Benessere / 115

Podo-Odonto-Chinesiologia( parte terza)

di Giuseppe Mazzocco

 

      Il lavoro ricorda che qualsiasi modificazione, sia statica che dinamica, del bacino si ripercuote sulla colonna vertebrale, modificandone l’atteggiamento posturale. Alla stessa maniera sono da considerare i vizi d’appoggio dei piedi o i difetti di posizione del capo.

   L’Autrice riserva, per scelta tematica iniziale, un “occhio particolare” al piede ed al sistema stomatognatico, con dei capitoli che ne ricordano le funzioni specifiche.

   Per il piede ricorda le diverse espressioni d’appoggio plantare (normale, cavo e piatto; il valgismo ed il varismo della linea di Helbing; le impronte dissimili nelle eterometrie) e per il sistema stomatognatico annota le componenti articolari e le funzioni specifiche (l’ATM, la chinesiologia del viso e della bocca, gli aspetti muscolo-tendinei, le disfunzioni cranio-cervicali, i rumori articolari).

   Per completezza espositiva e tematica l’Autrice riporta delle note di antropologia ed antropometria, sotto la voce “influenza della postura eretta sulla morfologia del cranio”. Si rammentano, inoltre, gli adattamenti scheletrici che hanno accompagnato lo sviluppo del bipedismo e si conclude che è essenziale osservare come la postura del capo, determinata dal complesso gioco muscolare ed articolare cervicale, possa essere influenzata dalla postura degli arti inferiori e di tutti i segmenti assili intermedi del corpo.

   Quando si parla di postura ci si riferisce a quella condizione strutturale e funzionale del corpo umano che permette l’autonoma gestualità espressiva (statica e dinamica). L’analisi dei meccanismi posturali porta l’Autrice ad individuare le catene cinematiche. Sono queste delle “composizioni” biomeccaniche, costituite da segmenti e giunzioni e sono, tradizionalmente, distinte in catene cinematiche aperte e catene cinematiche chiuse. Alle prime appartiene, per esempio, l’arto superiore; alle seconde, il bacino. Le prime sono deputate al movimento, le seconde alla postura.

   È importante sottolineare il fatto che una catena cinematica aperta può diventare chiusa quando un segmento esterno (ad esempio, il suolo) la chiude; in questo caso assume compiti e funzioni di catena chiusa.

   Nel loro insieme, quindi, scheletro e articolazioni formano la macchina cinematica che risulta costituita, pertanto, da una serie di catene in successione: ogni vertebra, per esempio, corrisponde, con la vicina, ad una catena ed insieme formano una catena di catene. I legamenti rappresentano i sistemi di tenuta segmentaria tra gli elementi di una catena cinetica, mentre i muscoli sono i sistemi motori e di controllo segmentario. Essi agiscono all’interno di una corona cinematica o fra catena contigue, con il compito di indurre e mantenere le posizioni segmentarie.

   “Quando una catena cinematica chiusa ha esaurito la sua possibilità d’adattamento, tale compito viene trasferito ad un’altra catena … quando gli assestamenti giungono ad un punto limite dell’articolazione, questa si blocca e gli ulteriori assestamenti posturali avvengono in altre stazioni … ne deriva così che gli arti inferiori, il rachide, il cranio e la mandibola sono stazioni di adattamento posturale: ognuna di esse può essere la causa di errori nella statica o nella cinematica”.

   La postura, quindi, è un problema osseo ed articolare, miofasciale e neuromuscolare.

   La componente miofasciale è “sensibile” al trattamento manipolativo e motorio, per questo, il bagaglio culturale del massaggio e quello della chinesiologia non possono ignorare i concetti di postura e di catena cinetiche. Ecco perché, nell’ambito del premio nazionale Anatripsis (le culture manipolative, le scienze motorie e le aree pertinenti, fra storia, metodologie applicative ed aspetti professionali), riservato a tesi, lavori inediti e ricerche, è stata scelta la “proposta tematica” dell’Autrice in oggetto: un lavoro attuale, moderno e scientificamente collegabile con altre ricerche.

   Fotopodografia (podologia, ortesiologia, ginnastica e massaggio del piede), esame del portamento (chinesiologia, tecnica ortopedica e massaggio generale) e malocclusione dentale (bite odontoiatrici, trattamento manipolativo dei muscoli facciali e del collo, ginnastica mimico-espressiva) rappresentano una maniera razionale di affrontare il “capitolo” delle catena cinetiche, per la prevenzione e la correzione dei vizi del portamento e dei problemi d’appoggio plantare e di funzionalità ortodontica.

   Il prezioso lavoro dell’Autrice, molto preciso, circostanziato e con un completo atlante iconografico, apre la porta, nel vasto campo della Podo-Odonto-Chinesiologia, agli interventi specialistici ed a ricerche del settore.

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