HomeEdizioniAl “Maria Caniglia” “Pandemia, pandetua…” di Enea Di Ianni

Al “Maria Caniglia” “Pandemia, pandetua…” di Enea Di Ianni

Al   “Maria Caniglia” “Pandemia, pandetua…”   di Enea Di Ianni

 

Una storia? Una cronaca? Un brutto sogno?

Un poco di tutto, ma forse un poco di più “favola” con protagonisti gli esseri umani, diversi eppure uguali per tante ragioni.

E’ una favola che ha del verosimile e che, in fondo in fondo, ha voluto dare un messaggio non difficile da scoprire: la medicina più grande, nella vita degli esseri umani, è l’Amore, l’amore nelle sue diverse sfaccettature.

Nella commedia l’Amore è ciò che ha reso sopportabile l’isolamento imposto e subito; finita la clausura, grazie all’Amore tutto pare esser tornato nella normalità. Ma ciò che pare non sempre è…!

 

 “Al di là della rappresentazione teatrale della commedia, godibilissima e qualitativamente di livello di tutti gli interpreti, al di là di una naturale capacità teatrale di saper come mantenere la numerosa platea sempre attenta e coinvolta, aleggia fin dalle primissime battute la solita mano sapiente, educata, intelligente ed emozionale dell’Autore.

La buona riuscita di uno spettacolo non si risolve solo  con il saper fare, o con la perfetta esecuzione della confezione. C’è una dimensione diversa, quella di saper amalgamare la propria ideazione artistica con la successiva trasmissione di un’idea, attraverso la distribuzione e l’assegnazione delle parti che riescano a valorizzare le singole, diverse capacità di ogni interprete.

E, prima dell’applauso finale convinto, viene su un naturale sorriso, lungo quanto tutta la durata della commedia.

Un sorriso semplice, il migliore dei sorrisi, che si dipana senza difficoltà tra gli spettatori attraverso il ricordo della pandemia, ancora presente, ma accarezzato da una sorta di ironia maestra, scorrevole, liberatoria, di buon auspicio e mai scontata. Infine, l’evidente cura del linguaggio e l’indirizzo scelto per ogni singolo atteggiamento sul palco.

L’Autore sa bene come operare sui codici linguistici, spostandoli, aggiornandoli, regalando sempre una dimensione del nuovo, della novità come qualità, che diventa valore aggiunto per la buona riuscita di ogni concetto teatrale. Dal Genio innato di Enea Di Ianni”

Grazie a ciascuno di voi e a TUTTI voi che avete reso possibile il tutto.

                                Hum Berto                 31 marzo 2023

Patrocinato dal Comune di SULMONA (AQ),  lo spettacolo, a cura dell’A.I.M.C. (Associazione Italiana Maestri Cattolici, Sezione di Sulmona), è stato realizzato per finanziare, con il ricavato, il Progetto “Custodi per un giorno”.

Trattasi di un progetto a sostegno di ragazzi e ragazze disabili e finalizzato a impegnarli socialmente, lavorativamente  e con retribuzione, ad essere custodi, in alcune giornate, di taluni ambienti della nostra città (chiese o altro) per renderli fruibili dal pubblico di visitatori durante la  prossima estate.

 

 

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