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MANZI: eroico Maestro per eccellenza

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Nella scorsa puntata di “Gente” sulla storia della tv, avevo parlato di un programma che era stato in grado di affratellare l’Europa (fra parentesi il post su Facebook dedicato a “Giochi senza frontiere” ha sfiorato le 600.000 visualizzazioni). Questa settimana racconto una trasmissione e un uomo che hanno letteralmente unito l’Italia, insegnandole a leggere e scrivere. La trasmissione si chiamava: “Non è mai troppo tardi”, quell’uomo – a modo suo quell’eroe – era il Maestro Alberto Manzi
Trascrivo l’inizio dell’articolo, senza aggiungere altro: “Ai nostri giorni c’è chi spesso abbina la tv con la sciatteria. Addirittura con l’”analfabetismo”. E’ chiaro che si tratta di giudizi sommari e sostanzialmente ingiusti, riferiti soprattutto alla parte deteriore della proposta televisiva, perché è ovvio che – a ben cercarle – non mancano assolutamente né la qualità, né la cultura.

Certamente sono passati i tempi in cui una delle missioni “specifiche” della (neonata) televisione era proprio quella di educare e di alfabetizzare: nel senso più nobile e anche testuale della parola!…. Non è mai troppo tardi” nacque il 15 novembre del 1960! E, senza enfasi, né tema di smentita, contribuì in maniera determinante all’unificazione culturale del Paese… Sembra quasi una favola, ma per favorire questo sistema così potente di scolarizzazione la Rai non si limitò all’ideazione del programma, ma allestì addirittura 2000 punti di ascolto in tutta la Penisola – praticamente delle aule virtuali – con le quali si potesse supplire alla non ancora capillare diffusione degli apparecchi televisivi: e ci aggiunse anche i materiale scolastico a cura dell’Eri, la sua casa Editrice. Altro che servizio pubblico: eravamo praticamente vicino al Paradiso della Civiltà!”

( Marino Bartoletti -Facebook 19 aprile 2024)
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