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TURIAMOCI IL NASO (4): Il segreto del voto segreto

Editoriale / 75

Turiamoci il naso (4): il segreto del voto segreto!

                                                                                                di Pierluigi Palmieri

Eccoci arrivati al traguardo fatidico del 25 settembre. E’ l’ultima tappa, per questa rivista, di avvicinamento alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Italiano. Quarto editoriale dal titolo Turiamoci il naso,per la quarta volta convintamente “rubato” a Indro Montanelli. Tutti sanno che il grande giornalista lo inventò a metà degli anni settanta quando sul nostro Paese si ventilava l’ipotesi di un sorpasso in termini di percentuale di voti del PCI, partito da lui non propriamente amato, nei confronti della DC (il titolo si completava però con un significativo “votiamo DC, ma ridateci la democrazia!”).

In precedenza con i tanti richiami alle idee forza rappresentate negli articoli dei nostri fondisti credo di aver espresso chiaramente la linea della nostra rivista, che vuole caratterizzarsi per obiettività e concretezza delle proposte in tema di economia, fonti energetiche, ambiente e sistema dell’istruzione  I lettori a questo punto avranno certamente compreso che sulla nostra testata aleggiano forti dubbi sull’attendibilità dei cosiddetti “leader”   e sulle loro promesse preelettorali. Dubbi che nel numero di oggi della Rivista della Domenica, trovano un’ulteriore conferma con gli articoli di R.Regni, M.Travaglini e M.Martelli,. il cui combinato disposto costituisce la sintesi più esatta della nostra proposta.

Regni riprende e sintetizza nel titolo del suo articolo nella rubrica “Il Limite”, il programma di Goggredo Fofi,  suo conterraneo eugubino, impegnato  a 360° nella cultura, ma con consapevolezza che la pura  erudizione  può essere un lusso per non pensare, che può diventare addirittura una forma di “oppio dei popoli”, se non si concretizza in un’azione, ci invita a..  dire dei no, riscoprire un limite oltre il quale non si può andare. Fare questo anche quando la convenienza suggerirebbe di dire dei sì e di guardare da un’altra parte, a ribellarsi, criticare, ostinatamente, cercare di capire e aiutare i più deboli. Imperdibile questo suo Resistere, studiare, fare rete, rompere i c… 

Come imperdibile è il pezzo di oggi di Travaglini. Qui mi limito ad anticipare solo che con una sventagliata di sottolineature mette a nudo la sterilità delle proposte ed il verbalismo dei  banditori che si sono affannati a vendere a buon mercato le loro magie, cavalcando la tigre della frustrazione dei cittadini per il caro bollette e per l’inflazione galoppante. Il nostro esperto in economia e finanza ha aggiunto una ulteriore concreto contributo alla sua rubrica Valore&Valori, facendo le pulci ai vari attori che si gingillano in sterili e cacofoniche polemiche da cortile, utili solo a distogliere l’attenzione  dalle questioni cruciali, prima fra tutte quella economica che nel volgere di qualche mese assumerà una connotazione esplosiva per le note  carenze di approvvigionamento delle fonti energetiche. Si promettono agli elettori doni che anziché connotare la lungimiranza e la potenza dei donanti, finiscono per mettere a nudo la loro inconsistenza, la loro debolezza e la loro pelosa convenienza”. Gradita la citazione della metafora del potlach (degli indiani Kwakiutl nordamericani) da me usata, prendendo spunto da Homo Ludens  di J. Huizinga, in un articolo sullo stesso tema: giocano a….”chi dona più cose”.[1] All’uopo come ciliegina sulla torta, sempre su questo numero della nostra rivista, M. Martelli, l’arguto decano del giornalismo abruzzese, ha dedicato una sua “pillola” ad un candidato che a pochi giorni dal voto  si  fa avanti con  “Votate tutti per me gli altri sono catapultati o non eleggibili”.  Martelli aggiunge : “Dopo aver fatto sempre scena muta sulle emergenze del territorio ancora una volta, dimentica di aprire per i concittadini il dibattito sul programma delle cose da fare”. 

Mi sembra di poter concludere con una riflessione: Il voto segreto non è riuscito ad eliminare né il fenomeno delle mafie.che minacciano di non  far  uscire indenni gli eletori dal mancato allineamento con la cosca dominante, nè la corruzione. Uumiliante e offensivo per intelligenza, ma vero. In conclusione se alla domanda di Mario Travaglini (Oggi si vota?) rispondiamo affermativamente  ma non ci aspettiamo che arrivi alcun “dono” . Se aggiungiamo con Marcello Martelli che in alcuni territori la  campagna elettorale  si è svolta “a fari spenti”, il segreto di questo voto sta nel fatto che nel dopo  dovremo convintamente “ resistere, studiare, fare rete, rompere i c…”

[1] Con la loro usanza del “potlach” i Capi degli indiani della Columbia Britannica, offrendo doni con grande sfoggio volevano dimostrare la propria superiorità sull’avversario. Ma nel potlach “la necessaria controprova, sta nel fatto che l’altro partito è obbligato a restituire la “festa” entro un certo limite di tempo, possibilmente superandola”. (V. Johan Huizinga, Homo ludens)

(RESISTERE,STUDIARE,FARE RETE, ROMPERE I C… – Centralmente %).
(CAMPAGNA ELETTORALE A FARI SPENTI SULLE EMERGENZE ,RIMPIANGENDO IL SEN. SPATARO – Centralmente) OGGI SI VOTA? – Centralmente

 

 

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