La sindaca di Collelongo, Rosanna Salucci, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni per raccontare la situazione legata al coronavirus nel suo paese. Il Primo Cittadino marsicano ha affermato che “abbiamo avuto, nel weekend del 29/30 Agosto, il rientro di una ragazza originaria di Collelongo dopo una vacanza in Ungheria. Era stata sottoposta al tampone di venerdì, poi è tornata al paese ed ha preso parte alla festa di sua cugina. Devo dire che ha sempre tenuto la mascherina con sé, cosa che mi fa sperare ben sperare per una limitazione del contagio. La ragazza è andata via la domenica pomeriggio e poi il martedì ha saputo di essere positiva con l’esito del tampone: di conseguenza, ha avvisato tutti i suoi amici e si è attivata la macchina amministrativa di sorveglianza che il protocollo ci impone“.
La ragazza, che ha parlato con la Salucci, è “completamente asintomatica, altra cosa che mi fa ben sperare. Ancora non sappiamo se c’è stato questo contagio, ma comunque ho informato tutti di limitare il più possibile i rapporti: richiamo dunque all’utilizzo di modalità come lo smart-working o le consegne a domicilio, con i tamponi che verranno effettuati già da domani. Abbiamo 43 ragazzi in quarantena, la prossima settimana sarà tutta dedicata a questo. Abbiamo ricostruito benissimo tutti i contatti e ci siamo attivati immediatamente“.
Sulla possibilità di una Zona Rossa a Collelongo, la sindaca ha ammesso che “vedremo. Spero che i risultati non saranno questi, mi dovrò comunque confrontare con la Protezione Civile e nel caso chiudere il paese per evitare che un contagio diffuso poi altrove. Mi auguro con tutto il cuore, ovviamente, che non sarà così“.
Sullo stato delle cose in Paese, il sindaco ha ammesso che “c’era un clima estivo fino a questo weekend, ora c’è tutt’altro umore. Ho dovuto precisare che ancora non si può parlare di contagi, e non ho ancora bloccato i rientri perché ora non ce ne sarebbe ragione: i ragazzi sono in sorveglianza attiva da parte della Asl. Non escono, ed i loro stessi familiari cercano di fare tutto in smart working se possibile. Rispettiamo quanto ci è stato insegnato dai virologi e proviamo a fare la vita di sempre”.
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