HomeLa RivistaSHUNTARŌ TANIKAWA E LA PREZIOSITA’ DEL SILENZIO

SHUNTARŌ TANIKAWA E LA PREZIOSITA’ DEL SILENZIO

Le parole di Shuntaro Tanikawa sono come una brezza fresca che attraversa la mente, portando con sé una calma e una serenità che solo il silenzio può offrire nel condividere un pensiero profondo e intimo che risuona nell’anima di chiunque abbia mai trovato rifugio nel silenzio.

Nato in un’epoca tumultuosa, Tanikawa sembra essere stato in grado di trovare un equilibrio interiore che gli ha permesso di trasformare le sue esperienze e le sue riflessioni in poesia senza essere sopraffatto dalle vicissitudini del tempo. La sua capacità di vivere interamente della sua arte poetica, in un Paese noto per la sua cultura rigorosa, testimonia della sua straordinaria dedizione e talento.

La natura, immensa e incontenibile nel pensiero di Tanikawa, permea molte delle sue poesie, offrendo una connessione profonda con il mondo naturale e con la vita stessa. In particolare, “Essere vivi” emerge come una delle sue opere più celebri, capace di oltrepassare i confini culturali e linguistici per toccare il cuore di chiunque si imbatta nei suoi versi.

Ma ciò che rende Tanikawa veramente straordinario è la sua capacità di dare voce agli aspetti più profondi e spesso trascurati dell’esperienza umana. Attraverso le sue poesie, egli esplora i pensieri e i sentimenti nascosti, offrendo un riflesso autentico della complessità dell’animo umano. (R.P.)

 

Essere vivi

Essere vivi
essere vivi ora
vuol dire avere sete
essere abbagliati dal sole fra gli alberi
ricordare all’improvviso una melodia
starnutire
tenerti per mano

essere vivi
essere vivi ora
vuol dire minigonna
un planetario
Johann Strauss
Picasso
le Alpi
vuol dire imbattersi in tutte le cose belle
e poi
essere attenti e opporsi al male che vi si nasconde

essere vivi
essere vivi ora
vuol dire poter piangere
poter ridere
potersi arrabbiare
vuol dire libertà

essere vivi
essere vivi ora
vuol dire un cane che abbaia in lontananza ora
la terra che sta girando ora
da qualche parte il primo vagito che si alza ora
da qualche parte un soldato ferito ora
è un’altelena che dondola ora
è l’ora che passa ora

essere vivi
essere vivi ora
vuol dire il battito d’ali degli uccelli
vuol dire il fragore del mare
il lento procedere di una lumaca
vuol dire gente che ama
il tepore della tua mano
vuol dire vita

(1971)

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