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LA POESIA DI CHARLES BERNSTEIN

La scrittura di Charles Bernstein si configura come un fascinante crocevia tra le grandi utopie novecentesche e le loro espressioni artistiche, manifestando una netta distanza da ogni forma di narcisismo intellettuale. Invece, si espone con una tensione costante verso quello che l’autore stesso definisce un “campo esteso” di “conversazione”.

Giunto alla cattedra dell’università pubblica di Buffalo a quarant’anni, Bernstein ha svolto un ruolo chiave nella fondazione di un dipartimento di poetica, affiancato da figure come Robert Creeley, Dennis Tedlock, Susan Howe e Raymond Federman, tutti poeti di spicco. Questo dipartimento, gestito interamente da poeti, ha contribuito a diffondere l’idea che la pratica poetica sia indistinguibile dalla teoria e dalla riflessione sul presente.

In un panorama artistico caratterizzato da “disgiunzioni verbali” (come definite da Paul Bové) e invenzione letteraria, Bernstein ha fatto emergere un approccio alla poesia che si intreccia profondamente con l’impegno politico e sociale.

La poesia di Bernstein si fa portavoce degli slogan della protesta pacifista e dei movimenti femministi e per i diritti civili, nel riflettere l’atteggiamento condiviso anche dagli altri poeti del movimento L=A=N=G=U=A=G=E.

Come i suoi contemporanei, Bernstein è sempre pronto a superare i confini della pagina scritta, nel seguire le orme di Whitman, e condividere qualsiasi azione politica che spinga il lettore-spettatore verso orizzonti di radicale trasformazione.

Un elemento peculiare che caratterizza la poetica di Bernstein è la sua anomala punteggiatura, ideata insieme a Bruce Andrews nel 1977. Questo particolare aspetto riflette il desiderio di maggiore equità che permea la generazione politica e poetica di cui fa parte. Procedendo in direzione centrifuga, tra sequenze fonematiche inusitate e giochi linguistici ispirati a Wittgenstein, Bernstein sfida le convenzioni linguistiche tradizionali, contribuendo a ridefinire i confini della poesia contemporanea.

(R.P.)

  1. This line is stripped of emotion. / Questo verso è svuotato di ogni emozione.

  2. This line is no more than an / Questo verso non è niente di più che una

  3. illustration of an European / illustrazione di una teoria

  4. theory. This line is bereft / europea. Questo verso è privo

  5. of a subject. This line / di un soggetto. Questo verso

  6. has no reference apart / non ha riferimenti tranne che

  7. from its context / in nel suo contesto in

  8. this line. This line / questo verso. Questo verso

  9. is only about itself. / è solo su se stesso.

  10. This line has no meaning: / Questo verso non ha nessun significato:

  11. its words are imaginary, its / le sue parole sono immaginarie, i suoi

  12. sounds inaudible. This line / suoni inudibili. Questo verso

  13. cares not for itself or for / non interessa a se stesso né a

  14. anyone else – it is indifferent, / nessun altro – è indifferente,

  15. impersonal, cold, uninviting. / impersonale, freddo, non invitante.

  16. This line is elitist, requiring, / Questo verso è per l’élite, richiede,

  17. to understand it, years of study / per essere compreso, anni di studio

  18. in stultifying libraries, poring / in biblioteche demenziali, riversi

  19. over esoteric treatises on / su trattati esoterici su

  20. impossible to pronounce topics. / argomenti impossibili solo da pronunciare.

  21. This line refuses reality. / Questo verso rifiuta la realtà.

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