
Elisa Donzelli è una studiosa esperta di letteratura del Novecento, con un particolare interesse per la poesia e la traduzione poetica del secolo scorso e del nuovo millennio. La sua ricerca è stata condotta sia in Italia che all’estero, esplorando fondi e archivi letterari contemporanei. Tra le sue opere principali, si distingue la monografia “Come lenta cometa. Traduzione e amicizia poetica nel carteggio tra Sereni e Char” (Aragno 2009), che riflette la sua competenza nel campo della traduzione poetica. Ha anche curato le traduzioni inedite di Sereni da Char, presentate da Pier Vincenzo Mengaldo in “Due rive ci vogliono” (Donzelli 2010) e ideato la mostra “Giorgio Caproni. Roma la città del ‘disamore'” (De Luca 2012), che ha dato origine a un omonimo volume. La sua monografia “Giorgio Caproni e gli altri. Temi, percorsi e incontri nella poesia europea del Novecento” (Marsilio 2016) ha ricevuto riconoscimenti importanti, tra cui il Premio Marino Moretti per la “Storia e Critica Letteraria” nel 2017 e il Premio Renzo Sertoli Salis per la “Saggistica letteraria” nel 2018. Inoltre, ha curato il volume “Poesie di René Char nella traduzione di Giorgio Caproni” (Einaudi 2018), vincitore del Premio Poesia Città di Fiumicino per la “Traduzione poetica” nel 2018.
La sua ricerca letteraria va oltre la poesia, nell’includere anche una pubblicazione dedicata al carteggio tra Attilio Bertolucci e il critico d’arte Roberto Tassi, intitolata “Tra due città. Lettere 1951-1995” (il mulino 2019), in collaborazione con il Fondo Tassi di Parma diretto da Mario Lavagetto.
Negli ultimi anni, Elisa Donzelli ha ampliato le sue ricerche concentrandosi sugli anni Venti e sui rapporti tra letteratura, politica e arti, con un’attenzione speciale all’opera di scrittori come Lalla Romano, Mario Soldati e Carlo Levi, oltre ad altri autori e autrici legati al contesto torinese e piemontese del primo Novecento.
Recentemente, ha anche avviato un progetto di ricerca sulla poesia femminile italiana del Novecento e sulla poesia dei nati negli anni Settanta e Ottanta, dimostrando un interesse continuo per la letteratura contemporanea che persegue con la direzione della collana di poesia contemporanea della Donzelli Editore, testimonianza plastica del suo impegno nella promozione della poesia contemporanea.
Elisa Donzelli è anche un’autrice di poesie, e la sua raccolta “album” (Edizioni Nottetempo, 2021) ha ricevuto riconoscimenti significativi, tra cui il primo Premio di poesia Città di Legnano – Giuseppe Tirinnanzi 2021 nella sezione “poesia italiana” e il premio “Opera prima Alma Mater Elena Violani Landi” dell’Università di Bologna nel 2021.
Ci piace raccontare la sua vena poetica attraverso alcuni versi tratti dalla sua pubblicazione per Stampa, del 2009 “UOMINI BLU” .
(R.P.)
Tuaregh. Ode to my parents 
blu è il mio nome familiare
e blu è stato il moto dei giorni
diluito sulle pareti ogni volta dipinte
secondo pantone, più azzurro nelle tele
più fondo nei riti, indaco tra gli scaffali dei libri
e blu erano tutte le cose con cui mi spingevo
lontano da voi, negli spazi congiunti poi divisi
dalla paura per giorni di dormire fuori di casa,
con la lucina da notte attaccata alla presa.
Forse perché non si poteva dire che il luogo
in cui sono iniziata non è stato a terra
ma su una barca, a largo del mare,
è berbero il ricordo che ho di voi
uomini blu, persone unite
TERRA ROSSA
la terra è rossa mentre tu guidi
contando i secondi che mancano al confine
per dire noi, segnare viti
e colori spostano il mio essere stata
astro occidentale, troppo al centro delle cose
nel gelo di questo principio d’inverno
schiudi nebbie al grigio,
non segni limite alla bellezza –
ed è linea piena la nostra battaglia,
nuova frontiera