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BONARDA VIVACE VAIOLET MONSUPELLO 2019

Cucina & Cantina /116

BONARDA VIVACE VAIOLET MONSUPELLO 2019

Oggi degustiamo un vino rosso, frizzante e di qualità che ben si adatta al clima caldo di queste settimane. Esso nasce nella zona dell’Oltrepò Pavese, area vitivinicola in cui ha sede la cantina Monsupello, realtà produttiva storica nata oltre un secolo fa, precisamente nel lontano 1893. La cantina è stata fondata dalla famiglia Boatti sulle colline dell’Oltrepò , esattamente in località Cà del Tava, nel comune di Oliva Gessi, in provincia di Pavia. Da sempre a conduzione familiare, l’azienda dispone attualmente di circa cinquanta ettari vitati, dove vengono allevate uve sia autoctone che internazionali. Tra i filari, nel massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura ed ecosistema, ogni pratica agronomica è razionale e adottata in maniera oculata, e le rese per ettaro sono volutamente tenute basse, così da arrivare a raccogliere grappoli strutturati e armonici, in grado di regalare vini altrettanto complessi ed equilibrati. In cantina, ci si avvale delle più moderne strumentazioni tecnologiche, ma i metodi di vinificazione applicati sono quelli tradizionali, e il fine ultimo rimane sempre quello di esprimere e valorizzare tutto ciò che la stagione e il territorio sono stati in grado di esprimere nel frutto. Nascono in questa maniera 250mila bottiglie annue tra le quali figura la Bonarda Vivace per circa 30 mila  unità. Si tratta di una etichetta dal profilo altamente beverino che grazie a un lieve residuo zuccherino coccola il palato con un gusto accattivante.  Da tenere d’occhio non solo per il buon livello qualitativo, ma anche per il prezzo a dir poco competitivo.

Provenienza:

Oliva Gessi-Pavia- Lombardia

Annata : 2019

Gradazione alcolica: 13,% vol.

Varietà delle uve:  Croatina 100%

Tipologia : Le uve provengono dai vigneti di Torricella Verzate, Redavalle e Pietra de’ Giorgi, esposti verso sud-ovest. Le piante, la cui età si aggira intorno ai 20 anni, crescono allevate con il guyot, e affondano le radici in un terreno costituito principalmente da argilla e limo. La resa per ettaro è di circa 80 quintali.

Vinificazione: questo processo ha inizio con la  diraspapigiatura, per passare, dopo un periodo di pre-macerazione a freddo, alla fermentazione alcolica. Dopo circa 12 giorni,durante la svinatura, si estrae il vino fiore che sarà la base per il Vaiolet. Dopo almeno due travasi ed una stabilizzazione proteica, la Bonarda viene fatta rifermentare in autoclave, previa aggiunta di mosto dolce e lieviti selezionati, per essere poi microfiltrata ed imbottigliata. Dopo qualche settimana viene poi commercializzata.

Caratteristiche organolettiche:  alla vista si annuncia con un colore rosso concentrato, impreziosito da alcuni riflessi più violacei nell’unghia. Lo spettro olfattivo si orchestra intorno a note tipicamente floreali, da cui emergono anche lievi tocchi di piccoli frutti rossi. All’assaggio è giovane e vinosa, con un sorso pieno che si muove su una trama gustativa fresca, che incentiva la ripetizione della beva; nel finale si avverte anche un lieve residuo zuccherino, molto piacevole che non dispiacerà alle signore.

Temperatura di servizio: 10-11 °C  da tenere in fresco durante la degustazione

Longevità : se ben conservato può restare in cantina per uno/due anni.

Abbinamenti : a mio parere è un vino estivo che si abbina bene a piatti freddi come un tagliere di salumi e formaggi giovani, una caprese o,ancora, con una insalata greca.  Questa Bonarda si sposa bene anche con una pizza non troppo elaborata come la classica margherita o una semplice marinara. Per chi vuole osare,invece, la consiglio con un pasta fredda (farfalle) condita con olio extravergine,pomodorini,rucola,feta, salame e una spolverata di parmigiano..

(Mario Travaglini)

 

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