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VILLA GEMMA CERASUOLO SUPERIORE 2021

Vino / 113

VILLA GEMMA CERASUOLO SUPERIORE 2021

 

 

Concludiamo la trilogia sui “Cerasuoli”degustando oggi quello proveniente dalla cantina Masciarelli, pioniere dei vini abruzzesi nel mondo e vera istituzione nella coltivazione del vitigno “Montepulciano d’Abruzzo”, lo stesso da cui nasce questo strepitoso rosato. Villa Gemma rappresenta il vertice qualitativo dell’azienda Masciarelli. Nella linea che meglio interpreta l’eleganza e lo stile perseguito per tutta la vita da Gianni e che ora rappresenta un filo conduttore anche per l’attività della moglie Marina Cvetic non poteva mancare questo Cerasuolo, pura eccellenza sia della cantina che del patrimonio enologico abruzzese. Un vino da bere subito ma che sa anche reggere il tempo grazie alla sua stoffa mediterranea e ad un corpo sinuoso e robusto,capace di adattarsi,da giovane, ai piatti di mare ricchi di sapore, e,dopo qualche anno, ai piatti di carne tipici delle colline dell’entroterra d’Abruzzo. Non mi soffermo sulla storia della cantina né sulla favola famigliare vissuta dalla signora Marina Cvetic in Masciarelli con il suo defunto marito Gianni. Le vicende sono arcinote avendole anch’io ripetute in occasione di una precedente  recensione. Posso solo consigliarvi di avvinarvi a questo vino con attenzione e rispetto, cercando di seguire le note che seguono.

Provenienza: San Martino sulla Marruccina Abruzzo

Annata : 2021

Gradazione alcolica: 13,5 vol.%

Varietà delle uve: Montepulciano d’Abruzzo 100%

Tipologia: Le vigne sono ubicate su suoli di tipo argilloso con impasto mediamente calcareo nel comune San Martino sulla Marruccina  ad una

altitudine di 400 m. slm con esposizione a Est,Sud-est, Nord-est. Gli appezzamenti di provenienza sono quelli di Cave e Schiavone. La resa è di 80 quintali/ettaro da cui vengono prodotte circa 60000 bottiglie/anno. L’allevamento è il semplice Guyot.

Vinificazione : dopo la vendemmia, eseguita dopo la seconda decade di ottobre, si procede con una vinificazione in bianco attraverso la diraspatura e la pigiatura e un contatto con le bucce in pressa a 4°C per 24/36 ore; segue la fermentazione a bassa temperatura e lo stazionamento sulle fecce fini per 3 mesi fino all’imbottigliamento, che viene fatto non prima della fine di febbraio.

Caratteristiche organolettiche: Il colore è di un rosa intenso più vicino ad un rosso chiaro; al naso presenta una chiara base fruttata di melograno e timo che stimola con garbo i sensi pur rimanendo molto minerale.  In bocca è ricco, equilibrato e piacevolissimo, con note erbacee e noce acerba, dimostrando  personalità ed un corpo che lascia presagire una longevità superiore alla media. Finale lungo,piacevole con una gradevole scia di liquirizia.

Temperatura di servizio: 11 -12 °C  in un calice di generose dimensioni ampio alla base e più stretto sul collo, perché questo cerasuolo necessita di “aprirsi”,ovvero di ossigenarsi e sviluppare al meglio il proprio corredo aromatico, intenso e complesso.

Longevità : può restare in cantina senza perdere  le caratteristiche organolettiche per 3  o 4 anni  ancora.

Abbinamenti: Essendo un vino estremamente versatile che evolve con il passare del tempo sia nei profumi che nei sapori, ritengo sia il caso di fare due proposte di matrimonio :

– da giovane (1/2 anni) si presta bene ad accompagnare affettati, salumi e parmigiano di qualità, come anche primi piatti di mare con condimenti leggeri o, per finire,  un brodetto all’acqua pazza.

 – da meno giovane (3 anni in poi) si accompagna magnificamente con primi piatti di terra come le tagliatelle ai funghi porcini, ad una scamorza allo spiedo o, ancora, ad uno spezzatino di pollo con dragoncello. Per chi vuole osare, invece, il mio consiglio è di provarlo con un  coniglio in casseruola con finocchio selvatico.

(Mario Travaglini)

 

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