L’indignazione verso le diseguaglianze e le ingiustizie sociali saranno le tematiche che emergeranno in buona parte della sua produzione poetica, al centro della quale Prévert deciderà sempre di mettere l’uomo della strada, non il potente, il passante incrociato in una squallida pensione, non l’aristocratico. La redazione ha scelto fra le sue tante pubblicazioni quella più nota POESIE D’AMORE E LIBERTA’ Un’antologia di poesie tratte dalle raccolte più famose di Jacques Prévert sui temi dell’amore e della libertà, tanto politica quanto esistenziale. Una raccolta che unisce, seguendo un percorso privilegiato, le occasioni e i luoghi più cari al grande poeta francese: i ricordi autobiografici, le descrizioni della natura, l’affetto per gli amici e soprattutto i ritratti della Parigi amata, una città sempre viva e vibrante con le sue strade, i suoi ritrovi, i suoi volti e i suoi colori. Nelle poesie di Prévert, l’amore è un sentimento totalizzante e salvifico, unica salvezza in un mondo spesso ingiusto. Spesso è legato all’immagine dell’uccello, che ne incarna bene la natura libera e spontanea, impossibile da costringere entro gabbie o confini.
Baciami
In un quartiere della ville Lumiére Dove fa sempre buio e manca l’aria E d’inverno come d’estate è sempre inverno Lei era sulle scale Lui accanto a lei e lei accanto a lui Faceva notte C’era un odore di zolfo Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici E lei gli diceva “È buio qui Manca l’aria”
E d’inverno come d’estate è sempre inverno Il sole del buon Dio non brilla da noi Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi. “Stringimi tra le braccia Baciami Baciami a lungo Baciami Più tardi sarà troppo tardi La nostra vita è ora Qui si crepa di tutto Dal caldo e dal freddo Si gela si soffoca Manca l’aria
Questo amore
Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore così bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l’abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora così vivo E tutto soleggiato È tuo È mio È stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l’estate Noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarsi soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la morte Svegliarci sorridere e ridere E ringiovanire Il nostro amore è là Testardo come un asino Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Sciocco come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo E ci parla senza dir nulla E io tremante l’ascolto E grido Grido per te Grido per me Ti supplico Per te per me e per tutti coloro che si amano E che si sono amati Sì io gli grido Per te per me per tutti gli altri Che non conoscono Fermati là Là dove sei Là dove sei stato altre volte Fermati Non muoverti Non andartene Noi che siamo amati Noi ti abbiamo dimenticato Tu non dimenticarci Non avevamo che te sulla terra Non lasciarci diventare gelidi Anche se molto lontano sempre E non importa dove Dacci un segno di vita Molto più tardi ai margini di un bosco Nella foresta della memoria Alzati subito Tendici la mano E salvaci.
IMMENSO E ROSSO
Immenso e rosso Sopra il Grand Palais Il sole d’inverno viene E se ne va
Come lui il mio cuore sparirà E tutto il mio sangue se ne andrà Se ne andrà in cerca di te Amore mio Bellezza mia E ti ritroverà Là dove tu sarai.