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CODACONS:VERIFICARE LA SICUREZZA ALLE ACCIAIERIE DI TARANTO

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CODACONS: VERIFICARE AL SICUREZZA ALLE ACCIAIERIE DI TARANTO

Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Taranto contro Acciaierie d’Italia. Chiede ai magistrati di accertare se le normative di sicurezza sui posti di lavoro nel centro siderurgico di Taranto siano rispettate. Questa denuncia fa seguito all’incidente di quattro giorni fa, senza alcuna conseguenza per i lavoratori, nel reparto Treno lamiere dell’acciaieria. Nello stabilimento – è scritto nell’esposto – nel solo mese di aprile sono avvenuti ben tre incidenti. Tutti estremamente pericolosi. La sicurezza sul lavoro è un diritto costituzionalmente tutelato che impone al datore di lavoro di adottare una serie di misure di prevenzione e protezione tecniche, organizzative e procedurali, al fine di garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro sicuro e salubre”. Il Codacons chiede alla Procura di “compiere tutte le indagini necessarie e quindi una verifica approfondita poiché, in caso affermativo, potrebbero emergere responsabilità e fattispecie penalmente a carico degli attuali proprietari dell’impianto siderurgico di Taranto nonché a carico di coloro che verranno individuati come responsabili”.

IL FATTO

All’incidente seguì una nota dell’azienda nella quale affermava che “gli eventi accaduti al Treno Lamiere non possono essere riferiti in alcun modo a carenza di attività manutentive, ma sono invece da addebitare esclusivamente a manovre operative non conformi alle norme aziendali vigenti”. E precisava che “gli operatori coinvolti sono interessati da provvedimenti investigativi e disciplinari al fine di valutarne le responsabilità”. Queste dichiarazioni hanno indotto il sindacato Usb a definire “inaccettabile” il tono della nota aziendale. E rilancia sostenendo che “Noi al contrario riteniamo che da sottoporre a controllo, per far luce sulle mancanze nella gestione dei vari reparti, siano piuttosto i manager dello stabilimento, al fine finalmente di smascherare un’ azienda che continua a mentire sulle drammatiche situazioni impiantistiche”.

(Comunicato- Codacons- Carlo Rienzi- 20 aprole 2022)

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