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RIMBORSO DELLE TASSE? UN’ALTRA BEFFA PER I TERREMOTATI DEL CENTRO-ITALIA

BUONA DOMENICA DI PASQUA E BUONA SETTIMANA AI LETTORI DI “CENTRALMENTE” LA RIVISTA DELLA DOMENICA

a nome di tutti gli autori

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RIMBORSO DELLE TASSE? UN’ALTRA BEFFA PER I TERREMOTATI DEL CENTRO-ITALIA

di Marcello Martelli

Una volta tanto dal commercialista arriva una lieta notizia: possibile “un rimborso per tasse non dovute”. Siamo a febbraio del 2020, quando all’Agenzia delle Entrate gli aventi diritto presentano regolare domanda. Aspettano con fiducia per oltre quattro mesi, poi vanno ad informarsi sull’esito della pratica. Intanto, è arrivata la pandemia e trovano gli uffici chiusi per “emergenza Coronavirus”. 

Un cartello all’ingresso spiega cosa fare per un appuntamento o per ricevere notizie telefoniche. La voce d’una addetta che lavora da casa informa: che le pratiche sono tante; che “vengono lavorate” dopo un anno esatto dalla data di presentazione (febbraio 2020-febbraio 2021); che, per i rimborsi, si è “in attesa di direttive”; che “per ulteriori informazioni, meglio ricontattare dopo l’estate”. Insomma, tirando le somme, è così che, nel vago e nell’incerto, si dissolve la speranza di un rimborso per tasse non dovute. 

Dopo più di un anno dalla presentazione della domanda di rimborso, qualcuno bussa di nuovo all’Agenzia delle Entrate. L’ufficio informazioni fa presente che il rimborso ai sensi dell’art.38 del DPR n.602/1973 per la restituzione delle imposte pagate in eccedenza rispetto alla misura agevolata da contribuenti residenti nel cratere del terremoto, è ancora “in attesa della normativa”. 

Non solo la ricostruzione ancora da fare, non solo l’interminabile parcheggio degli sfollati negli alberghi, anche il mancato rimborso delle tasse. Per i disastrati del terremoto del Centro-Italia, c’è anche quest’altra beffa. I danni dei terremoti sono una tragedia per l’Italia Centrale.La ricostruzione va per le lunghe e sono diverse migliaia le persone che attendono di rientrare nelle loro case. 

C’è ancora molto da fare e il premier Draghi ha dovuto prenderne atto con serietà, ad Amatrice, dove i politici sono già passati all’incasso di intempestivi autoelogi per avviare la propria tempestiva campagna elettorale. Mentre le ferite dei terremotati sono ancora tutte aperte e ci vorrà tempo per guarirle. Alle migliaia di sfollati senza casa, si aggiungono coloro che sono in lunga attesa per i rimborsi parziali di tasse non dovute. Campa cavallo!

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