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SE N’E’ ANDATO, A 91 ANNI, “IL SIGNOR MICHELOTTI DI PARMA”

IL POST DELLA SETTIMANA / 42

Per “colpa” del suo inimitabile stile Marino Bartoletti, con ogni probabilità sarà ospite fisso nella Rubrica “IL POST DELLA SETTIMANA della nostra Rivista della domenica.  Il suo stile infatti viola quello “canonico” usato nella maggior parte dei casi sui “social”, i cui caratteri dominanti sono la superficialità e la banalità  e anche troppo spesso l’ineducazione e l’ignoranza. Molto raramente si rintracciano scritti che posseggano pari profondità e sensibilità e soprattutto con gradevole originalità lessicale. Marino Bartoletti fa onore al giornalismo italiano per la generosità con cui mette a disposizione dei frequentatori di Facebook i suoi contributi a cui, come quello che pubblichiamo questa settimana, sottende sempre una componente educativa. Lui applica  anche una sistematica signorile censura  in replica ai commenti fuori luogo dei soliti “minus” ( leggasi leoni da tastiera! ) che non colgono il senso della sua mission, che  apprezziamo molto e ovviamente facciamo nostra in questa sede (PLP)

Se n’è andato a 91 anni Alberto Michelotti. Anzi, il “Signor Michelotti da Parma”, come venivano annunciati una volta gli arbitri. E, Signore, “Miclòtt” lo era davvero: per quanto umili fossero le sue origini della Parma povera dell’Oltretorrente. A tredici anni, unico maschio di casa, aveva dovuto prendere in mano la famiglia (mentre la mamma e la nonna si arrangiavano andando a vendere con un carretto le poche cose del loro orto). Quella mano con cui sapeva svitare il bullone di un autocarro nell’officina che aveva messo in piedi con tanti sacrifici. Quella mano che tendeva forte, leale e sincera ai capitani famosi all’inizio di ogni partita, facendo loro capire che la sua unica regola era il rispetto: il rispetto reciproco. Con lui, in campo, si poteva scherzare (non gli mancava il senso della battuta): ma mai imbrogliare! E men che meno fare gli arroganti: lo impararono a loro spese anche calciatori famosissimi.

Arrivò all’arbitraggio molto tardi. Esordì in Serie A a 38 anni, quando oggi molti “fischietti” sono già considerati vecchi. Ma si impose come un direttore di gara di grande credibilità: e anche di grande autorevolezza, complice la sua stazza fisica che a petto in fuori faceva valere contro qualche calciatore, come dire, duro di comprendonio. Grazie alla sua autorevolezza e alla sua “bellezza” atletica fu molto apprezzato anche all’estero. Soffrì con molta dignità la mancata designazione ai Mondiali del ’78, quando gli venne preferito Gonella (che poi diresse la finale). Diresse la sua ultima partita, Napoli-Juventus, a 51 anni (allora si poteva): nello stadio in cui aveva esordito tredici anni prima. Sugli spalti, al suo ingresso in campo, apparve uno striscione con scritto: “Alberto, tu si ‘na cosa grande”. Altri tempi!

Se n’è andato un grande arbitro, ma soprattutto un grande (e generosissimo) uomo. Per quando mi riguarda anche un amico: con cui parlavo di opera lirica e soprattutto del “suo” Giuseppe Verdi

Ciao “Don Carlo”! Ti piacevano la musica, le opere e i costumi: ma dubito che sul campo avresti mai indossato la divisa fucsia.

(Marino Bartoletti – Facebook – 19 gennaio 2022)

Lucia Bernoi

Ogni suo post è un capitolo di un grande romanzo, qual è la vita dei personaggi più o meno famosi.. in ognuno trovo aneddoti e curiosità davvero interessanti!

Un consiglio, se mi posso permettere.. non perda tempo ed energie a dar retta a quei leoni da tastiera che ammorbano la rete.. non dia loro nessuna soddisfazione.

Non vorremmo che si stancasse ancora e ci lasciasse senza le sue storie!

Antonio Vespero

Grande michelotti un grande arbitro, Non come, questi scellerati di oggi e ci metto pure Orsato e Valeri senza contare Fabbri, e pairetto, solo buffoni ed esibizionisti!

Marino Bartoletti

Antonio Vespero che commento evitabile!

Marco Ercoli

Caro Marino, io lo ricordo da sempre per uno scandaloso arbitraggio di una Roma Inter di tanti anni fa.

Fu così irritante nei modi e nelle scelte che causò una invasione di campo che lo costrinse fortunatamente di nascondersi negli spogliatoi dell’olimpico, da cui uscì a notte fonda scortato dalla polizia

Marino Bartoletti

Marco Ercoli un commento di un garbo e di una puntualità straordinari. Complimenti!

Carlo Trenta Marco Ercoli ero all’Olimpico, diede un rigore all’Inter per fallo su Mazzola due metri fuori l’area, Marino ha ragione che non è il momento per parlare di questo, però i poveri arbitri pagano solo l’errore contro le grandi squadre, è la miseria italiana.

  • Autore Marino Bartoletti  

Carlo Trenta

 

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