HomeLa RivistaCOMMENTO ALLA LEGGE DI BILANCIO 2022 ( Parte seconda)

COMMENTO ALLA LEGGE DI BILANCIO 2022 ( Parte seconda)

Valore&Valori/41

Il nostro esperto Mario Travaglini ha studiato accuratamente il testo della legge di bilancio 2022 approvata in extremis dal Parlamento. La pubblicazione del suo commento, iniziata con il n. 41,  continua in questo numero . Ancora grazie a Mario Travaglini  per i contributi che ci offre con continuità e competenza (PLP),

(seconda parte)

di Mario Travaglini

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31/12/2021, n°310, Suppl. Ord. N° 49, la Legge di Bilancio per il 2022 è dunque divenuta operativa. Ma mai come questa volta il metodo seguito per l’approvazione è apparso affrettato, superficiale e affatto democratico, sebbene la Corte Costituzionale già nel 2019 avesse richiamato il Governo affinché ai parlamentari fosse “……….  garantita la facoltà  di collaborare cognita causa  alla formazione  del testo”. Testo che in soli sette giorni, con una velocità degna di un Frecciarossa, è passato nei due rami del Parlamento per ben quattro volte con altrettanti voti di fiducia senza che il nostro Presidente della Repubblica, forse impegnato nelle cerimonie per la sua beatificazione in vita, eccepisse alcunché. Ma si, dai, non diamo troppo peso a queste bazzecole; facciamocene una ragione: il diritto e la democrazia sono orpelli di cui possiamo anche fare a meno. Torniamo alle questioni tecniche, che è meglio !.

Casa e edilizia : Occorre innanzitutto segnalare che il super bonus attinente le zone colpite da eventi sismici dal 2009 in poi è stato prorogato a tutto il 2025.   Viene anche prorogato al 2022 il super bonus sulle case unifamiliari; vengono anche aboliti  il tetto Isee, la limitazione riferita alla abitazione principale ed i termini per la comunicazione Cila all’Ente territoriale, prevedendo solo uno stato di avanzamento lavori di almeno il 30% da realizzare entro il 30 giugno 2022; è stato anche prorogato il super bonus per chi installa nuovi impianti fotovoltaici ed introdotto un bonus del 75% per favorire la eliminazione delle barriere architettoniche nelle abitazioni con un tetto di spesa variabile che va da 50 mila a 30 mila euro ; tra le spese, indipendentemente dal tipo di bonus a cui si ha diritto, possono essere ricomprese anche quelle relative alle asseverazioni. Raddoppia poi il  bonus mobili (10.000 euro) ed è rifinanziato il bonus TV e decoder, che saranno consegnati a casa agli anziani over 70. Rinnovato anche il bonus per i filtri dell’acqua. Il bonus facciate è stato prorogato ma la percentuale scende dal 90% al 60% ; viene anche prorogato il  bonus prima casa per gli under 36; previsti fondi aggiuntivi per asili nido e scuole dell’infanzia. Prorogato al 31 dicembre 2022 il  cosiddetto Fondo  di solidarietà Gasparrini per i mutui destinati all’acquisto della prima casa.

Cartelle e bollette : Poco è stato fatto,soprattutto in considerazione del periodo pandemico, per le cartelle notificate tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022. Queste potranno essere pagate entro 180 giorni senza interessi anziché entro i canonici 60 .Al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022 dovranno essere ridotte le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Allo scopo sono stati stanziati 2 miliardi di euro. Le famiglie dal 1° gennaio 2022 possono pagare in 10 rate le fatture di luce e gas emesse da gennaio ad aprile 2022; a tal fine è stato previsto un onere a carico dello Stato per 1 miliardo di Euro. Nel primo trimestre, sono stati annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16kwh, per famiglie e piccole imprese, come bar e artigiani. L’IVA sul gas scende al 5%.

 Scuola :  E’ stato istituito un fondo per le assunzioni di personale a tempo indeterminato con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per l’anno 2023 e 250 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024. Previsto anche un fondo triennale per i rinnovi contrattuali e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico. Ben 300 milioni di euro sono poi da destinare ai contratti per assumere a tempo professori nelle scuole durante l’emergenza Covid.  Nelle scuole elementari è stata istituita poi la figura dell’insegnante di educazione motoria  per le classi quarta e quinta.  L’insegnamento curricolare dal 1° marzo 2022 è impartito da “docenti forniti d’idoneo titolo” per almeno due ore settimanali. Per le quinte si partirà a fine 2022, per le quarte nel 2023. Previsti anche degli aumenti per le indennità ai dirigenti scolastici. Assegnati poi ulteriori 20 milioni di euro alle scuole  paritarie dell’infanzia.

Infrastrutture : E’ stato istituito un fondo di 2,1 miliardi  da utilizzare nei prossimi otto anni allo scopo di finanziare  interventi di manutenzione straordinaria inerenti la viabilità stradale e 1,3 miliardi  per il trasporto pubblico locale, stradale e ferroviario, da spendere nei prossimi 5 anni.

Privati- Imprese : sono stati previsti 2 miliardi per le infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione, mentre altri 4 miliardi sosterranno gli investimenti privati. Prevista la proroga degli incentivi di transizione 4.0 e rifinanziata la famosa  Sabatini per 240 milioni per gli anni 2022 e 2023, 120 milioni per gli anni 2204, 2025,2026 e 60 milioni per il 2027.

 Via libera alla nuova determinazione dell’esonero contributivo sulle nuove assunzioni con contratto di occupazione e al potenziamento dell’ispettorato del Lavoro. Prorogata al 2022 la detassazione ai fini IRPEF dei redditi dominicali ed agrari dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli. Interessante la norma che prevede la modifica del tetto massimo dei Piani di risparmio (Pir) per singolo risparmiatore : esso viene viene aumentato da 30.000 a 40.000 euro e la soglia massima del quinquennio passa da 150.000 a 200.000 euro. Riscritta la normativa sul patent box con un incentivo che sale da  90 a110% per le spese legate allo sviluppo dei brevetti con esclusione dei marchi d’impresa.  

 Sanità :  Il fondo destinato al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale è stato aumentato in modo strutturale di 2 miliardi per ogni anno solare mentre per l’acquisto dei vaccini Covid sono stati previsti altri 1,8 miliardi. Altri 600 milioni sono stati destinati all’acquisto di farmaci innovativi. Il Ministero della salute riceverà inoltre una dotazione  di 25 milioni  da utilizzare per il 2022-2023 per contrastare i disturbi alimentari.

Conclusioni : Dalla manovra licenziata dal parlamento è possibile cogliere  due aspetti che hanno finito per produrre un risultato tutto sommato deludente e non in linea con le grandi aspettative della vigilia: l’assenza di un dibattito parlamentare, da una parte, e una interlocuzione diretta del Primo Ministro con la pletora dei partiti di maggioranza i quali, com’era prevedibile, hanno badato più  ad affermare la  loro identità ideologica che dare attenzione all’esame tecnico dei vari provvedimenti. Di tal ché non mi sento di attribuire troppe responsabilità a Draghi quanto invece ai partiti che da lungo tempo non sono più in grado di elaborare strategie lungimiranti, essendo unicamente votati a gestire potere, lottizzazioni, favori, clientele. Il logoramento del nostro Primo Ministro è apparso evidente anche se, da un personaggio di tale levatura tecnica, pur con tutti i trasversali condizionamenti subiti, sarebbe stato lecito attendersi provvedimenti meno scontati e più espansivi, concentrati su pochi obiettivi sicuramente efficaci per lo sviluppo e l’occupazione anziché disperdere risorse su vecchi e nuovi sconti per accontentare gruppi di pressione  o pratiche di sotto governo. Mi riferisco a quelle norme micro settoriali e localistiche (si  vedano i 200 milioni concessi alla Regione Emilia e Romagna per l’autostrada cispadana), alla grottesca norma della delocalizzazione, al rifinanziamento del reddito di cittadinanza, alle risorse assegnate ai partiti politici per aiutarli nella rendicontazione, all’aumento delle quote in Banca d’Italia etc. etc. .  Una manovra nella quale manca, tra l’altro, ogni collegamento al famoso PNRR che avrebbe dovuto rappresentare la stella polare verso cui orientare le scelte economiche e rafforzare, quindi, il contenuto dei progetti depositati presso la Commissione Europea dalla quale, lo ricordo, dovremmo ricevere, oltre alla prima rata senza condizioni di 25 miliardi pagata settimana scorsa, anche i restanti 180 sottoposti a vincoli e condizioni. Insomma una occasione persa per avviare a soluzione le emergenze del Paese ed impostare un calendario di riforme dalle quali non si può più prescindere. Temo però che l’attuale politica, anche con  più draghi sulla tolda di comando, non sia in grado di riformare alcunché ma sappia solo distribuire, spesso anche sbagliando mira.

Nessun Commento

Inserisci un commento