Il vertiginoso aumento dei costi, incontrollato e incontrollabile, delle materie energetiche, gas, elettricità e carburanti e il repentino cambiamento delle condizioni climatiche, minano sostanzialmente la permanenza nei centri montani di quei pochi residenti che, per evidenti disagi economici e climatici, preferiscono trasferirsi nei centri abitati a bassa quota. Infatti, diversi Sindaci hanno già autorizzato la prematura
accensione dei termosifoni a causa dell’improvviso abbassamento delle temperature. Tutto ciò comporta un maggiore impegno economico da parte degli abitanti dei centri montani regionali. Nel corso del mese di aprile del 2020, ho sottoposto all’attenzione della Regione alcune proposte per stimolare una approfondita analisi della situazione, al fine di trovare una soluzione capace di indurre i cittadini a non abbandonare i nostri centri montani. Il pericolo esiste e non può essere sottovalutato, dilazionando i tempi all’infinito.