HomeEdizioniPianella, il sindaco Marinelli palesa molti dubbi sui focolai scolastici in provincia

Pianella, il sindaco Marinelli palesa molti dubbi sui focolai scolastici in provincia

Posizione chiarissima da parte del sindaco di Pianella, l’avvocato Sandro Marinelli, per quanto concerne la chiusura delle scuole. Questo il testo della sua lettera aperta, pubblicata a mezzo Facebook oggi.

Le notizie che si vanno diffondendo in questi giorni, spesso distorte dalle perverse dinamiche social, generano un comprensibile senso di ansia nella popolazione e nello specifico tra le componenti che interagiscono con il mondo scolastico. In primo luogo, deve ribadirsi l’esistenza di un quadro normativo nazionale che identifica una rete di misure restrittive crescenti per regioni in base all’andamento quindicinale di svariati parametri. L’ultima valutazione compiuta dal ministero della salute in data 12.02.2021 colloca l’Abruzzo in zona c.d. “arancione”, ma il Presidente della Regione Abruzzo, sulla scorta della relazione trasmessa dal comitato tecnico scientifico regionale, ha ritenuto in via prudenziale di aggravare ulteriormente le misure restrittive per le province di Chieti e Pescara che, stante a quanto affermato nell’ordinanza del 13.02.2021, presentavano un quadro di maggiori contagi e ricoveri. Pertanto, ad oggi, i comuni della provincia di Pescara sono nella c.d. “zona rossa”, che è quella nella quale vigono le maggiori limitazioni alla libertà di circolazione ed alla vita di relazione, comprese le attività scolastiche che, per definizione normativa, possono, al massimo, essere svolte a distanza fino alla seconda media.

Alcuni comuni dell’area metropolitana hanno autonomamente avviato una interlocuzione con alcuni medici della ASL di Pescara al fine di ottenere valutazioni tecniche in grado di supportare ordinanze sindacali che, derogando alla normativa nazionale, consentissero la chiusura anche delle scuole elementari e dell’infanzia“.

Proprio qui, dunque, si inserisce il discorso di Marinelli: “A seguito di tali estemporanee iniziative, per il tramite del Presidente della Provincia di Pescara, che rappresenta tutti i comuni, abbiamo evidenziato al Prefetto, al D.G. della ASL e all’assessore regionale alla sanità, che tali comportamenti potevano generare disorientamento e incoerenza nella gestione della pandemia ed abbiamo invitato i medici ASL a comunicare eventuali dati aggiuntivi e suggestivi di una situazione di maggiore allarme a tutti i comuni in maniera specifica per ogni singola realtà. In data 16.02.2021 è stato reso pubblico, non per via istituzionale, un verbale a firma dei dottori Parruti, Polidoro e Ciamponi della Asl di Pescara, solo nella tarda mattinata, pervenuto al protocollo comunale. Il verbale è indirizzato al solo Sindaco del Comune di Pescara e, pertanto, il “consiglio” di adottare un non meglio specificato “provvedimento sanitario che possa dare continuità all’azione di riduzione dei momenti di contagio dei soggetti ricompresi nella fascia di età under-19 anni…”, deve necessariamente ritenersi rivolto al solo destinatario del verbale, poiché i predetti medici non hanno alcuna funzione consultiva nei confronti dei sindaci, ma solo l’onere di trasmettere i dati che, purtroppo, nonostante il sottoscritto abbia più volte sollecitato un maggiore coinvolgimento dei comuni nelle attività di tracciamento, arrivano spesso falsati e con ritardi intollerabili. Per quanto disattenda le richieste avanzate di avere dati specifici per singolo comune e non sia formalmente rivolto ai sindaci della provincia di Pescara, il verbale ci consente comunque di utilizzare alcuni dati oggettivi per compiere una valutazione di merito su eventuali misure sanitarie emergenziali e derogatorie in senso restrittivo della norma statale.

1)- al 13 febbraio 2021 il numero dei casi attivi in provincia di Pescara è di 2545, pari ad una prevalenza del 0,80%. Nella settimana dall’8 al 14 febbraio sono stati notificati 898 nuovi casi (incidenza cumulativa di 285,23 casi ogni 100.000 abitanti), con una variazione dei nuovi casi notificati rispetto alla settimana precedente del -21,67%;

2)- Pianella, benché vi sia un oggettivo aumento di contagi nell’ultimo periodo, ha un indice di prevalenza inferiore ad 1;

3)- I focolai scolastici nella provincia di Pescara sono 10 su 321 focolai attivi (3,1%), mentre i focolai familiari sono 304 (94,7%);

4)- A Pianella non c’è alcun focolaio scolastico e lo screening di massa effettuato in data 8 febbraio 2021 ha confermato l’assenza di casi interni alla scuola, rilevando un solo positivo asintomatico.

In tale contesto di dati oggettivi, l’applicazione volontaria della zona rossa da parte della regione Abruzzo appare una misura già oltremodo prudenziale per il comune di Pianella. Non essendoci casi di focolai scolastici a Pianella si deve presumere che la quasi totalità dei focolai sia di origine familiare e, pertanto, un provvedimento di ulteriore chiusura delle scuole elementari e dell’infanzia che, per legge, debbono rimanere aperte anche in zona rossa, non avrebbe alcuna base scientifica, giuridica e razionale. Anzi, occorre considerare che un tale provvedimento, in presenza di numerosi nuclei familiari con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative, costringerebbe gli stessi a rivolgersi alla rete parentale, favorendo in tal modo l’ingresso dei minori nei focolai esistenti e generando un potenziale effetto moltiplicatore dei contagi che, invece, a Pianella grazie ai protocolli di sicurezza scolastica, in oltre 100 giorni di attività in presenza, è stato finora evitato.

L’attenzione quotidiana dell’amministrazione comunale in questi mesi ci ha consentito in molteplici occasioni di supplire alle numerose carenze e ritardi della ASL nel tracciamento e ad attivare tempestivamente e in autonomia, grazie alla insostituibile rete del volontariato locale, gli screening della popolazione, che anche oggi ci vedono impegnati nello svolgimento di quella che, oltre alle precauzioni sanitarie, risulta l’unica misura di prevenzione realmente efficace al momento contro la diffusione del virus, come ribadito dalla circolare del ministero della salute del 15.02.2021 (i nuovi screening si terranno dal 17 al 21 febbraio presso il palasport).

In tale contesto il comune di Pianella non può legittimamente assumere alcun provvedimento di chiusura ulteriore delle scuole che, in base ai dati sopra riportati, rischierebbe paradossalmente di esporre la popolazione ad un inutile e pericoloso rischio aggiuntivo, oltre che a pregiudicare ulteriormente, rispetto alle già severe misure adottate dalla regione, il diritto dei minori all’istruzione costituzionalmente tutelato (cfr. TAR Calabria, decreto 08.01.2021, n 2).

Ovviamente, qualora i dati numerici dovessero dimostrare un mutamento radicale del quadro attuale, ogni decisone sarà presa con immediatezza e nel rispetto delle norme, come sempre nell’esclusivo interesse della collettività.

Colgo l’occasione per invitare tutta la popolazione maggiore di anni 6 a partecipare allo screening di massa, in modo da poter monitorare la diffusività virale nel nostro comune ed intercettare tempestivamente eventuali asintomatici, con il duplice risultato di anticipare la diagnosi e ridurre il pericolo di contagio.”

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