Makoto Ōoka è stato un poeta e critico letterario giapponese. Pioniere della forma poetica collaborativa “renshi”negli anni ’90, in cui ha collaborato con figure letterarie note come Charles Tomlinson, James Lasdun, Joseph Stanton, Shuntarō Tanikawa e Mikirō Sasaki.
Nella storia della poesia giapponese,intorno al XV secolo , i poeti collaboravano alla sua stesura seguendo uno schema metrico di unità, simile a: 5-7 e 5-7-7. ( genere RENGA) Nell’alternarsi, sviluppavano temi concatenati, rifacendosi ai versi delle strofe precedenti per la prosecuione della poesia, direzionandola gradualmente verso nuove tematiche.
La nascita del” renshi” è opera del poeta Octavio Paz che, nel 1969, cominciò a comporre una poesia collaborativa invitando a Parigi i poeti Jacques Roubaud e Edoardo Sanguineti, per la stesura di una serie di frammenti poetici, che avrebbero poi formato una catena di sonetti. Quandl’ opera fu tradotta in lingua giapponese, contribuì in maniera determinante alla nascita dell nuova modalità poetica.
La figura di Ōoka è particolarmente nota per il suo contributo nella nascita e nello sviluppo di questo genere poetico. (R,P.)
Il canto della fiamma
Chi mi tocca
solleva grida di terrore
ma io non lo so
se sono calda o fredda
perché non sono mai ferma nello stesso posto
e quello che era un attimo prima già non c’è più
per me bruciare è il continuo ripetersi dell’addio
combatto contro l’oscurità
ma è solo nell’oscurità
che potrò fare ritorno
ciò che di me teme l’essere umano
è che per una ragione che io stesso ignoro
adoro avvicinarmi agli alberi alla carta alla sua carne
sfiorarli col mio corpo accarezzarli inghiottirli per intero
e sono io stessa poi
a morire sulle loro ceneri
perché non tradisco il principio di non possedere
sono le grida sollevate da chi mi tocca
a rivelarmi
quanto l’amicizia che gli porto
sia il cuore del loro stupore.