HomeLa RivistaMISUMI MIZUKI : UNA RIFLESSIONE SULLA NUOVA E RIVOLUZIONARIA POESIA GIAPPONESE

MISUMI MIZUKI : UNA RIFLESSIONE SULLA NUOVA E RIVOLUZIONARIA POESIA GIAPPONESE

Nelle delicate composizioni di Misumi Mizuki, la vita quotidiana si svela attraverso un linguaggio apparentemente semplice, che dipinge gesti e momenti ordinari con un tocco di serenità intrinseca. Tuttavia, dietro questa calma apparente, si cela l’ombra inquietante della minaccia costante della malattia e della morte. Mizuki, insieme a figure come Akegata Misei e Fuzuki Yumi, si ergono come le eredi dirette di una corrente poetica femminile che ha preso forma negli anni Settanta e Ottanta. Questo movimento ha inaugurato un filone predominante, nel quale le voci maschili faticano ad ottenere la stessa visibilità delle loro controparti femminili che con forza raccontano la condizione della donna all’interno di una società che, almeno superficialmente, sembra ancora intrisa di sessismo e discriminazione , atteggiamenti con i quali le donne devono confrontarsi quotidianamente .

Questa nuova generazione di poetesse non solo rompe gli schemi del passato, ma inaugura una nuova era nella poesia femminile giapponese. Attraverso la loro scrittura, sfidano le convenzioni sociali, esplorano l’intimità femminile e affrontano le ingiustizie con una determinazione che è sia audace che ispiratrice. La loro voce, vibrante e autentica, porta con sé la promessa di un futuro in cui la poesia femminile non è solo celebrata, ma rivendicata come una forza potente e imprescindibile nella narrazione culturale. (R.P.)

 

Se domani, il mondo dovesse finire cosa faresti?

Vorrei mangiare tutto quello che c’è di buono.

E tu,

se domani

il mondo dovesse finire

cosa faresti?

Vorrei piantare dei semi. Perché nascano

tanti fiori.

Ma se il mondo finisce, di sicuro neppure

i fiori sbocceranno.

Allora vorrei volare nel cielo, come gli uccelli.

Bisogna allenarsi per volare nel cielo.

E se

fra un’ora

il mondo dovesse finire

cosa faresti?

Sai, non ci ho mai pensato.

Io continuerei a chiacchierare

con te come adesso.

E poi penso che piangeremo riconoscenti

per essere stati felici.

Fantastico.

Dopo aver

preparato la cena

alleniamoci a volare.

E domattina pianteremo i fiori.

Cosa prepari per cena?

Le solite cose, come sempre.

Siamo felici, non credi?

Eravamo felici, non credi?

Nessun Commento

Inserisci un commento