HomeCulturaarti“IN SUSPENSUS” A RAVENNA: UN’ESPLORAZIONE AFFASCINANTE TRA SCULTURA E FOTOGRAFIA

“IN SUSPENSUS” A RAVENNA: UN’ESPLORAZIONE AFFASCINANTE TRA SCULTURA E FOTOGRAFIA

 La Fondazione Sabe per l’arte si è distinta ancora come uno dei punti di riferimento nell’ambito dell’arte contemporanea,  con la mostra “In Suspensus“, curata  dalla storica dell’arte Angela Madesani e con il patrocinio del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna.

L’esposizione “racconta” allo spettatore l’intricato mondo delle relazioni tra la fotografia, la ricerca plastica, il paesaggio e lo spazio fisico e mentale. attraverso un viaggio  che si snoda tra diverse espressioni creative, nell’unire la scultura installativa e la fotografia in un dialogo avvincente.

Elena Modorati, nata nel 1969, si distingue per il suo approccio innovativo alla scultura installativa e fotografica. La sua opera attiva uno spostamento nella relazione tra oggetto preesistente ed elemento prodotto, nel generare un cortocircuito percettivo che sfida gli spettatori a navigare tra ambiguità e allusività. La sua opera testimonia l’abilità nel trasformare oggetti trovati in opere d’arte,  nella creazione di un’atmosfera sospesa ed intrigante.

Carlo Benvenuto, nato nel 1966, interpreta la fotografia come un indice, una traccia del reale proposto in scala 1:1. Le sue sculture di vetro, che ritraggono oggetti della realtà, si integrano armoniosamente con il suo lavoro fotografico, nella sfida fra “distinzione” e “rappresentazione” del mondo reale. La mancanza di titoli, nelle sue opere, ne amplifica “il silenzio”,  nel creare un’esperienza visiva avvolgente e coinvolgente.

Enrico Cattaneo, scomparso nel 2019, è rappresentato nella mostra con alcune opere della serie “Morandiane.” Il suo lavoro, influenzato dal pittore Giorgio Morandi, è un omaggio poetico che evidenzia, in perfetta sintonia con l’opera morandiana, la sospensione del tempo. Le immagini, elaborate in fase di stampa, nella creazione di opere “viste” e “fermate” attraverso il filtro della fotografia.

 

In Suspensus” si configura così come un’occasione straordinaria per immergersi in un mondo artistico dove la sospensione temporale diventa il filo conduttore tra le opere dei tre artisti.

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