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LA POESIA DI ANSELM BERRIGAN

Anselm Berrigan poeta e insegnante. Si è formato a New York, e ha lavorato come direttore artistico presso Poetry Project di San Marco. Fratello del poeta e musicista Edmund Berrigan, fratellastro di Kate Berrigan e di David Berrigan, figlio dei poeti Alice Notley e Ted Berrigan. Figliastro del poeta inglese Douglas Oliver.Autore di otto libri di poesia e di numerosi chapbook, Anselm Berrigan (nato nel 1972 a Chicago, Illinois) ha conseguito una laurea presso la SUNY Buffalo e un master presso il Brooklyn College. Le sue raccolte di poesie includono: Integrity & Dramatic Life (1999), Zero Star Hotel (2002), Some Notes on My Programming (2006), Free Cell (2009), Notes from Irrelevance (2011), Primitive State (2015) e Something for Everybody (2018), tra le altre.Con sua madre, Alice Notley, e suo fratello, Edmund Berrigan, ha coedito The Collected Poems of Ted Berrigan (2005) e Selected Poems of Ted Berrigan (2011). È redattore di poesia di The Brooklyn Rail. Attualmente vive a New York con la moglie, la poetessa Karen Weiser. (R.P.)

Le poesie di Anselm Berrigan si rivelano come un viaggio profondo e intenso attraverso le sfumature della vita quotidiana. La sua capacità di catturare l’essenza di momenti apparentemente comuni e trasformarli in esperienze poetiche straordinarie è notevole. Si distingue,inoltre per uno stile poetico che sfida le convenzioni, giocando con la forma e l’approccio al linguaggio. Le sue poesie sono spesso caratterizzate da una musicalità intrinseca, con ritmi e tonalità che risuonano attraverso le pagine. La sua sensibilità nei confronti della natura umana e della complessità delle relazioni emerge in modo tangibile. La poesia di Berrigan esplora il territorio delle emozioni umane, dalla gioia alla malinconia, offrendo una visione profonda sulla psiche umana. La sua abilità nel tradurre le emozioni in parole è sorprendente, nel dare  vita a versi che toccano il cuore e la mente del lettore. Nelle sue composizioni l’uso attento delle immagini e delle metafore aggiunge un ulteriore strato di profondità alla sua poesia. Le descrizioni sono spesso sottili, ma potenti, nel creare quadri vividi che si insinuano nella mente del lettore e persistono nel tempo.

Tuttavia, va notato che l’approccio di Berrigan potrebbe non essere immediatamente accessibile a tutti i lettori. La sua sperimentazione con la forma e il linguaggio potrebbe richiedere una lettura più attenta e paziente, ma la ricompensa è un viaggio poetico che sfida e arricchisce la nostra comprensione del mondo.

Ode al giorno delle elezioni

E poi qualcuno per ammirare balene arenate 
accende un gelo. A tempo perso gestisco un’agenzia 
pubblicitaria & sono un biondo verace, ma sporco; carne 
truccata per il pranzo di altri a causa di pressioni che sono 
sicuro capirai. Ma qui c’è una via d’uscita prendi 
a schiaffi chi fa il furbo. Militante di base di un partito 
mono-cellulare che cammina e parla e fa ditalini. La 
parte iniziale denota il momento della riluttanza. Poi 
volevo essere Jane Eyre, la terza persona in fila per 
comprare una tessera della metro & un sandwich al pollo. 

Sul nocciolo della questione. Chi lo sopporterebbe? 
Le pareti arancione, il soffitto verde, una cartolina 
di donnine nude e una caramella” al cocco. Fotocopia & 
spedisci, fotocopia & spedisci! Per semplificare abbiamo 
scelto un’impassibilità da rana toro, bella scoperta, prrrrroprio 
bella. Il verdetto: robusta, succosa, appagante.

Perché mai abbiamo quello che abbiamo

“Perché mai abbiamo quello che abbiamo … ” 
Perché mai abbiamo quello che abbiamo 
li sonno ci influenza, ci stanca 
& è un uso totale del corpo, per esempio 
Dove un mito comincia c’è della cenere sulla lingua 
ma non va alla deriva il basso ventre nero 
dell’iceberg che sono diventato. Tesoro 
mi sa che ti devi avvicinare & comunque 
le mie parole a ridosso del tuo fiato non riuscirai a tenerle 
né a sapere perché me ne stia così tranquillo. Cosa te ne vie 
dal mio esserci solo quando 
non ci sono & di spazio non ce n’è forse abbastanza? 
L’arte non consola, ma io non ho mai avuto 
intenzione di confortare nessuno. L’aplomb 
non ha senso se ti tocca tuffarti comunque 
in una stretta stellata. Fammi cenno se per 
fare i conti ti tocca espanderti, c’è un oceano 
sulla luna, & qualche migliaio 
di ruoli da rifiutare quest’oggi

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