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PECORINO SUPERGIULIA 2019

Cucina & Cantina 118

                              PECORINO SUPERGIULIA 2019

 Questa settimana torno a degustare un vino poco conosciuto ma che in questi ultimi anni sta trovando la giusta consacrazione . Si tratta del Pecorino nella versione top della cantina di Cataldi Madonna di Ofena in provincia dell’Aquila. E’ tratto da un vitigno a bacca bianca originariamente presente nella parte meridionale delle Marche e in quella più a nord dell’Abruzzo. Dopo anni di oblio in cui stava per estinguersi o al massimo veniva usato come vino robusto per tagliare vini più leggeri, finalmente oggi i tempi sono maturi e i vignaioli soprattutto abruzzesi lo producono in purezza, prediligendo vini intensi   e di spessore. La storia o, meglio, la tradizione vuole che sia un autoctono della Marche e da sempre sia coltivato tra i Monti Sibillini. Da lì poi si è progressivamente spostato verso sud, diffondendosi in Abruzzo, dove ha trovato condizioni eccellenti per prosperare raggiungendo una qualità ottima. La leggenda vuole che il nome sia di provenienza agreste; un vino dei pastori in quanto le vigne erano impiantate lungo i tratturi di dannunziana memoria. Teoria affascinante, ma che lascia il tempo che trova.

Cataldi Madonna” è una realtà vitivinicola che nel corso degli anni ha conosciuto una crescita senza eguali, andando incontro a una progressione costante e continua, che è stata possibile grazie a una gamma di vini di rara solidità, profondi ed espressivi, territoriali ed eleganti come pochi altri in regione sanno essere. La cantina è stata fondata negli anni venti da Antonio Cataldi Madonna lungo il confine Sud del Parco Nazionale del Gran Sasso in un territorio da sempre considerato come uno di quelli a più alta vocazione vitivinicola dell’intero Abruzzo. Oggi è condotta dal figlio Luigi vero artefice di tutto il rinnovamento del progetto aziendale. La cantina detiene oltre trenta ettari vitati, impiantati esclusivamente con vitigni autoctoni e tradizionali e produce poco meno di 250 mila bottiglie/anno. Situati a un’altitudine che varia tra i 350 e i 500 metri sul livello del mare, i vigneti si trovano, con esattezza, nel comprensorio viticolo di Ofena, universalmente riconosciuto come una delle culle del vino di maggior qualità di tutta la regione. La spiegazione la troviamo nel simpatico appellativo assegnato a questa micro zona: “Il forno d’Abruzzo”, che d’estate raggiunge temperature molto elevate e d’inverno è protetta dalle colline circostanti e dall’esposizione a sud.
Tra i filari, l’obiettivo non sono le rese ma l’equilibrio della pianta, affinché ogni vite arrivi a esprimere al meglio nel frutto quelle che sono le caratteristiche peculiari del territorio. In cantina, coerentemente all’impostazione in vigna, si lavora per conservare nel vino la grinta, la sapidità, la freschezza e l’equilibrio presenti già naturalmente nelle uve: una ricerca dell’armonia che è un vero e proprio marchio di fabbrica, e che ha portato Cataldi Madonna a essere uno degli ambasciatori maggiormente riconosciuti per quanto riguarda l’Abruzzo del vino di qualità.

Provenienza :  Ofena- L’Aquila- Abruzzo

Annata : 2019

Gradazione alcolica: 13,% vol.*

Varietà delle uve:  Pecorino 100%

Tipologia:  situati a un’altitudine di 380 metri sul livello del mare e soggetti ad importanti escursioni termiche,  in località Macerone, i vigneti si trovano, con esattezza, nel comprensorio viticolo di Ofena (vedere poco sopra) sotto l’unico ghiacciaio degli Appennini: il Calderone.

Vinificazione: Dopo la raccolta, eseguita rigorosamente a mano nella seconda metà di settembre, le uve vengono diraspate e pigiate  il cui mosto poi viene fatto fermentare in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata.  Segue un periodo di maturazione,selmpre in vasche di acciaio. Il processo termina con l’imbottigliamento ed un ulteriore riposo di due/tre settimane prima di essere avviato alla commercializzazione. l

 Caratteristiche organolettiche: il suo vestito è  di colore giallo paglierino con riflessi luminosi. I profumi sono intensi e ricchi, con note di fiori bianchi, aromi di pompelmo, di frutta gialla, frutta tropicale, sfumature di salvia. In bocca è deciso, di grande equilibrio, è gustoso con un finale  lungo, minerale, pulito.

 Temperatura di servizio: 11-12 °C

Conservazione : fino al  2028/2029

Abbinamenti gastronomici: La proprietà lo indica come  perfettamente abbinabile a pietanze di carne rossa, formaggi stagionati e fritture. Una bestemmia. Dissento in modo fermo e totale. Data la sua longevità distinguerei : da giovane lo accompagnerei con un salmone in crosta o con un sartù di riso con mozzarella e cozze con guarnizione di cozze in crema. Da adulto (dopo cinque anni) lo vedrei bene con un risotto con zafferano e midollo di osso buco o con un cartoccio di coda di rospo, porcini e prosciutto. Per chi vuole osare, invece, consiglierei di provarlo con un pezzo di razza atlantica con burro, capperi, prezzemolo e un filo di panna .

(M. TravaglinI)

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