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Le conseguenze dell’iperlordosi lombare in ginnastica artistica

Benessere / 101

Dall’informazione sul movimento razionale al benessere consapevole: un nuovo filone, con al centro le recensioni di ricerche che hanno indagato la motricità, dalla nascita alla senescenza, per conoscere meglio un pilastro dello star bene.

Le conseguenze dell’iperlordosi lombare in ginnastica artistica

 di Giuseppe Mazzocco

   Nel vasto campo delle tecnopatie da sport si rilevano delle situazioni che vanno collocate fra il fisiologico ed il patologico, non avendo le caratteristiche, cioè, delle lesioni, ma riflettendo, in ogni caso, uno stato che fisiologico non è.

   L’albuminuria ortostatica è una forma di proteinuria di tipo glomerulare, lieve o moderata, in genere di natura benigna, che compare con notevole frequenza nei giovani adolescenti, dopo l’assunzione di ben conosciute posizioni. Il momento eziopatogenetico fondamentale consiste nella eccessiva “messa in lordosi” della colonna lombare.

   Questa posizione comporta la compressione o lo spostamento delle vene renali, al loro sbocco nella vena cava, o della cava stessa; ne consegue il rallentamento del circolo venoso refluo del rene. Lo dimostra il fatto che la posizione ortostatica, ma con il busto flesso in avanti, non dà albuminuria.

   L’albuminuria ortostatica, detta anche lordotica o ciclica, è, quindi, provocata da una esagerata lordosi a livello lombare. Può essere causata artificialmente, determinando una iperlordosi lombare (con forzata antiversione del bacino, mediante cuscini opportunamente disposti, in decubito supino o in posizione ortostatica).

   L’iperlordosi lombare, in ginnastica artistica (ed in tante altre discipline sportive, con posizioni che impongono una marcata lordosi lombare), viene favorita dall’esecuzione di alcune figure tipiche. Poiché queste posizioni e dinamismi sono particolarmente importanti, in quanto dalla loro “associazione” nascono gli esercizi di base di questo (e di altri sport), è assolutamente impossibile la loro eliminazione. Da questo nasce la necessità di arginare, in altro modo, le conseguenze negative della iperlordosi lombare, favorendo il consolidamento del sistema muscolare, soprattutto addominale. Questa branca delle Scienze Motorie prende il nome di “compensativa”, ovvero una motricità razionale, appositamente calibrata per annullare le conseguenze negative di un gesto e di una postura ripetuti in eccesso.

   La ricerca, dopo aver riportato l’anatomia funzionale del rachide lombare e presentata la iperlordosi lombare, con cenni sull’apparato urinario, definisce l’albuminuria ortostatica e la proteinuria da sforzo, citando gli studi più recenti e le ricerche fatte su questo argomento.

   Nella seconda parte si analizza il rachide lombare, nelle atlete che praticano la ginnastica artistica; si riporta la chinesiologia addominale con elementi di postura e si propongono dei piani di lavoro preventivo, di compenso, e dei momenti ludici decontratturanti, da realizzare durante il lavoro, per l’età infantile.

   La terza parte riporta l’esame delle urine di atlete sottoposte ad un allenamento specifico di ginnastica artistica; lo stesso esame dopo un allenamento generale; dopo una notte e prima delle sedute d’allenamento.

   L’analisi comparativa, dei risultati dei referti di laboratorio, mette in risalto la comparsa di albuminuria ortostatica e/o proteinuria da sforzo in tutti quei casi in cui si richiede una iperestensione marcata della colonna vertebrale, nel tratto lombare, senza aver fatto una fase di compensativa.

   La ricerca, a questo punto, mette in campo la “forza” delle posizioni decontratturanti posturali, ovvero le posizioni anti-lordosi (retroversione del bacino, fra le tante) che la ginnastica artistica fa eseguire alle atlete, soprattutto a quelle più giovani, nelle fasi di ristoro. La chinesiologia compensativa è l’azione motoria più efficace per prevenire l’albuminuria ortostatica e/o la proteinuria da sforzo; viene realizzata nella fase del riscaldamento muscolare, in quella del defaticamento e inserita in tutti i passaggi più delicati, senza modificare la posizioni chiave della specifica disciplina sportiva.

   Il lavoro ha una veste completa; presenta chiarissimi riferimenti iconografici ed una vasta bibliografia specifica.

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