HomeLa RivistaFolklore e dialettiDall’informazione sul movimento razionale al benessere consapevole: un nuovo filone con al centro la recensione

Dall’informazione sul movimento razionale al benessere consapevole: un nuovo filone con al centro la recensione

Benessere / 93

Dall’informazione sul movimento razionale al benessere consapevole: un nuovo filone con al centro la recensione

di Giuseppe Mazzocco

   Il movimento razionale, pilastro essenziale del benessere, diventa sempre più un prezioso aiuto per affrontare la nostra convulsa esistenza. Le Scienze Motorie propongono stili di vita caratterizzati da studiate gestualità che “ricaricano” l’uomo, lo preservano dagli esiti negativi degli stress e smontano le limitanti conseguenze di tecnopatie da lavoro e da sport.

   Il benessere è creato dal movimento che, variamente espresso e come essenziale “prodotto” per vivere, dovremmo conoscere, almeno nelle sue espressioni basilari.

   Per questo, proponiamo le recensioni di lavori selezionati per un premio nazionale riservato ad opere che hanno studiato il movimento preventivo, rieducativo e sportivo, dalla nascita alla senescenza, verificandone le possibilità applicative, testimoniate da esperienze sul campo e da studi e ricerche discusse in ambito accademico. Le risultanze furono portate sull’intero territorio nazionale, con un convegno che ebbe gli auspici del Presidente della Repubblica dell’epoca e delle più alte cariche nazionali politiche, sociali ed accademiche.

   Le recensioni ed i testi delle relazioni del convegno furono raccolti nei relativi atti che, nelle note finali, riportavano … “Siamo partiti con immagini di momenti di vita intra uterina ed abbiamo finito con quelle di chinesiologia geriatrica, proiettando 970 diapositive, 130 minuti di filmati e presentando 16 relazioni, sullo studio chinesiologico del bambino nel periodo pre-parto; quello del fanciullo e del gioco in età puberale; la prevenzione e la rieducazione motoria delle tecnopatie professionali e sportive dell’età matura, fino ad entrare nell’area geriatrica, definendone le territorialità motorie ed i limiti gestuali”.

Scrivere una recensione delle opere presentate al premio nazionale prevede un grosso impegno, di tipo morale, prima che culturale, perché il risultato deve essere, prima di tutto, onesta informazione di un “fatto culturale”, che impegna, moralmente, chi la stila, sulla scorta dell’attento studio dei lavori in esame, per avere un risultato che possa rappresentare l’alto contenuto qualitativo delle opere selezionate dalla commissione giudicatrice.

Con questo articolo inizia un nuovo filone della Rubrica Benessere di Centralmente – La Rivista della Domenica, che rispetterà i canoni fondamentali del recensire. Terremo ben presente che la recensione è “l’intervista al libro” o, meglio, l’incontro con l’Autore attraverso la “sua penna”: un “atto giornalistico” critico, per illustrare un’opera. Non è una scheda tecnica di un lavoro, ovvero la “presentazione liofilizzata” di quanto letto o un breve testo destinato a chiarire, approfondire o ampliare un argomento circoscritto; non viene scritta per integrarne la trattazione, con particolari indicazioni sul contenuto o l’aggiunta di succinte descrizioni tematiche.

 E’, invece, l’incontro con un’esperienza che, posseduta nelle sue linee essenziali, accende voglia di conoscenza; è l’onesta informazione che può portare ad analisi tematiche sconosciute; è il modo certo di conoscere gli aspetti particolari, caratterizzanti, di un tema complesso, che va successivamente indagato; è un atto che deve accendere curiosità.   In poche pagine, deve riportare l’essenza tematica dell’argomento affrontato, evidenziandone i percorsi culturali seguiti, le tappe raggiunte, le sperimentazioni fatte, le considerazioni argomentate ed ogni “conquista” realizzata, ma senza l’“arroganza” del giudizio: deve essere uno spaccato tematico che permette di entrare all’interno di un ragionamento, di un’idea, di un’intuizione di un’altra persona, per capirne la forza del messaggio intrinseco; per possederne le ragioni strutturali e gli sviluppi tematici e per riuscire a sintetizzare, in “pillole”, i messaggi di fondo.

   La recensione è l’atto iniziale col quale il pubblico di lettori può approcciare un argomento ed avvicinarsi ad un autore. Deve, quindi, essere onesta, breve, congrua, chiara e deve far nascere la necessità di conoscere un argomento, ponendosi come un invito alla lettura.

   Così come i quadri di un museo avvicinano l’uomo all’arte, attraverso la potenza del segno, allo stesso modo queste recensioni vogliono portare il lettore a capire l’anima del movimento, attraverso la potenza del gesto. In questo modo si rafforza la cultura delle Scienze Motorie che, diversamente espresse, portano al benessere.

   Il percorso “dinamico” della motricità nasce nella vita intrauterina e, attraverso l’esperienza del crescere, porta l’uomo a “spasso nella vita”: da qui vogliamo partire, dal movimento del periodo pre-natale, e, attraverso selezionate esperienze, arrivare a discutere della chinesiologia geriatrica.

   L’informazione sul movimento razionale, indagato e conosciuto in tutte le sue forme, porta al benessere consapevole

 

 

  

Nessun Commento

Inserisci un commento